I giudici hanno inflitto due anni e due mesi di carcere per corruzione all'ex assessore comunale alla Casa della giunta di Ignazio Marino
Confermata la condanna in appello a due anni e due mesi di carcere per corruzione a Daniele Ozzimo, assessore comunale alla Casa ai tempi della giunta di Ignazio Marino. L’ex assessore è stato ritenuto colpevole di corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio. Nel procedimento sono state ribadite anche le condanne agli altri quattro imputati: l’ex consigliere comunale di Centro Democratico, Massimo Caprari, a due anni e quattro mesi di reclusione; Paolo Solvi, collaboratore dell’ex presidente del municipio di Ostia Andrea Tassone, a due anni (in primo grado erano due anni e due mesi); e, a un anno e dieci mesi, Gerardo e Tommaso Addeo, ex collaboratori di Luca Odevaine.
“La natura dei rapporti tra Daniele Ozzimo e Salvatore Buzzi era oltre e contro la legge”, aveva detto il pg Roberto Cavallone nella requisitoria. “In un corretto rapporto tra imprenditore e pubblica amministrazione – aveva aggiunto il pg, chiedendo la conferma della condanna – non sono ammissibili comportamenti e favori come quelli di Ozzimo”, che chiese a Buzzi l’assunzione di una sua conoscente. L’accusa parla di “un rapporto malato” nel quale sono protagonisti “pubblici ufficiali e quegli imprenditori privati che entrano in relazione con l’ente che indice le gare”.