“Non capisco le polemiche, manco io avessi rivelato un segreto di Stato. Forse i parlamentari, o Renzi o qualcuno deve essersi distratto. Il comitato Schengen ha discusso del protocollo Triton, lo dice la presidente Ravetto, però è stato fatto quell’accordo che non è affatto segreto, che prevede che è l’Italia che coordina tutta l’operazione e che tutti devono sbarcare in Italia”. Così Emma Bonino a margine dei “Referendum Days“, la mobilitazione per il referendum radicale sulla messa a gara del trasporto pubblico a Roma, ha commentato la polemica a distanza tra nata tra lei e Renzi sul tema dei migranti. In un’intervista al Giornale di Brescia, l’esponente dei Radicali aveva parlato degli accordi siglati dall’Italia e dal governo Renzi per portare i migranti soccorsi tutti in Italia, in violazione degli accordi di Dublino. Dichiarazioni alle quali ha poi replicato Renzi: “È colpa di Dublino, non abbiamo deciso noi di spalancare le porte. Nel 2015 abbiamo fatto un accordo perché anche altri paesi Ue potessero farsi carico ma è rimasto sulla carta”. “Io  – ha aggiunto l’ex ministro degli Esteri – sono d’accordo sulla pressione sugli stati membri. Penso che invece la pura strada securitaria sia un’illusione.  Credo sacrosanto continuare la pressione sugli altri stati dell’Ue. Il problema è come. Io non credo ai ricatti come non pagare il fiscal compact, né a farlo sulla pelle dei rifugiati. Con la chiusura dei porti o cose del genere a pagare sarebbero solo loro. Noi proponiamo di abolire la Bossi-Fini. Bisogna tentare di combinare legalità e umanità. È difficile ma se la politica non si occupa delle cose difficili cosa ci sta a fare?”.

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