“Basta migranti, non se ne può più, se va avanti così rischiamo una guerra civile”. Vista dal fondo del Giambellino, periferia sud di Milano, quartiere di storica immigrazione, la questione migranti suscita perlopiù reazioni viscerali, di risentimento e ostilità, non proprio in linea con l’immagine di una città aperta e accogliente portata avanti dal sindaco Giuseppe Sala e dal suo predecessore Giuliano Pisapia. Un’immagine che tuttavia trova riscontro man mano che ci si avvicina agli abitanti del centro, dove sembra più agevole parlare di solidarietà, integrazione e diritto alla cittadinanza. L’insofferenza cresce nel disagio sociale. “Sono troppi, devono essere rispediti a casa o smistati in tutta Europa”, ripetono le voci del quartiere cantato da Giorgio Gaber.”Come si fa ad accogliere tutta questa gente quando non c’è futuro per noi italiani?”
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