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Russiagate, figlio di Trump incontrò avvocatessa russa legata al Cremlino

Lo scrive il New York Times, citando atti governativi confidenziali. L'incontro sarebbe avvenuto due settimane dopo che Donald Trump aveva conquistato la nomination repubblicana per la Casa Bianca

Il figlio maggiore di Donald Trump partecipò ad un incontro alla Trump Tower di New York con l’avvocatessa Natalia Veselnitskaya, che ha legami col Cremlino ed è nota per la sua campagna contro il Magnitski act, una legge Usa che sanziona russi sospettati di abusi dei diritti umani. Lo scrive il New York Times, citando atti governativi confidenziali. L’incontro sarebbe avvenuto due settimane dopo la conquista da parte di Trump della nomination repubblicana per la Casa Bianca.

All’appuntamento erano presenti anche l’allora capo della campagna di Trump, Paul Manafort, e il genero, Jared Kushner. Sia Manafort che Kushner sono sotto inchiesta per il Russiagate, l’ormai noto caso sulle ingerenze russe nelle elezioni presidenziali Usa e sugli svariati contatti tra l’entourage di Trump e funzionari di Mosca, che sono proibiti da una norma Usa conosciuta come Logan Act. Si tratta, secondo il quotidiano statunitense, del primo incontro privato confermato tra un russo e membri dell’inner circle di Trump durante la campagna elettorale.

Ed è la prima volta che Donald Trump jr viene coinvolto in un incontro del genere. Rappresentanti di Donald Jr e di Kushner hanno confermato il meeting ma hanno smentito che si sia discusso della campagna presidenziale affermando che il tema trattato nell’incontro è stato quello delle adozioni.