“Noi in piazza, voi tutti a casa“. È uno degli slogan scanditi dai 10mila accorsi sabato pomeriggio al parco Miralfiore di Pesaro per la manifestazione “free-vax” contro gli obblighi vaccinali imposti dal decreto Lorenzin (il passaggio da 4 a 10 vaccinazioni obbligatorie). Il simbolo dell’evento è la maglietta arancione, indossata da quasi tutti i partecipanti. “Liberi di decidere se far vaccinare o meno i nostri figli” è, in sintesi, l’essenza della manifestazione: chi ha preso parte all’evento non ci sta a farsi definire “no-vax”, perché il punto non è essere favorevoli o contrari ma avere libertà (e sufficienti informazioni) per poter fare una scelta. Tanti genitori si sono presentati con i loro figli in braccio: contestando, al grido di “libertà, libertà”, il decreto del ministro della Salute sull’obbligo di vaccinare i bambini prima di iscriverli a scuola, una misura ora in discussione al Senato.
Sul palco anche il filosofo Diego Fusaro (”la questione dei vaccini è una questione di interessi economici, di multinazionali e pensiero unico”) il giornalista Gianluigi Paragone e anche il cantante Povia, che ha intonato la sua hit ‘Quando i bambini fanno oh’, rivisitando il testo per l’occasione. L’evento, organizzato dal Comitato Salute e Diritti di Pesaro, Colors Radio, Il Sentiero di Nicola, Auret, Comilva, Corvelva, Rav Hpv, Vaccinare Informati, Condav, ha visto gli interventi di alcuni genitori che sostengono di aver visto i propri figli “ammalarsi per colpa dei vaccini”. Fra questi Thomas Ghidotti del Sentiero di Nicola.