Da pastore sul monte Olimpo, a ematologo ad Harvard: ecco la storia, degna delle peripezie di Ulisse, di un eroe greco. Nikos Sikloglou a 23 anni ha deciso di mollare le sue pecore ad Elassona, il paesino sul monte di Zeus dove viveva. E spinto nient’altro che dalla vergogna di non farcela e dalla spasmodica voglia di inseguire il suo sogno, è volato a New York con in tasca soli 250 dollari. Quelle fatiche tremende, condite da un imprecisato numero di notti di lavoro, fatica sui libri, contatti e Pr allacciate magistralmente con persone e menti, gli hanno consentito di studiare contemporaneamente in 6 anni nelle università di Italia e Usa, raggiungendo la vetta di una scoperta eccezionale nel campo della talassemia.
Il perimetro della sua storia e l’impulso che ha dato il la a un percorso così eccezionale sono oggi concentrati in un libro che, destinato a trasformarsi anche in pellicola, l’autore ha voluto intitolare “Sogni su misura – come rendere inevitabile l’impossibile” (Toxoths int.), firmandolo non con il proprio nome ma con lo pseudonimo di dr.Nessuno.
Ma cos’è il sogno oggi? E’, secondo l’autore che vive nella centralissima piazza Mignanelli a Roma, quel traguardo che si può comprendere solo quando si è nudi, senza nulla da perdere, soli dinanzi alla montagna da scalare. Nel libro non c’è un solo grammo di retorica, perché tutto è certificato dal fatto di essere vita vissuta, quindi esempio plastico per quelle generazioni che hanno invece abbracciato la politica del lamento e dell’autocommiserazione.
E’ una benedizione divina essere poveri e non avere nulla come il Nikos 23nne in fuga dalla Grecia, perché occorre creare il nulla assoluto prima di poter ottenere cose grandi. “Se non ti metti in marcia non solo non arriverai mai – osserva 43 anni dopo l’inizio di quel viaggio – ma il tuo sogno sarà eternamente posticipato”. Ma come è riuscito un “bambino primitivo” ad incunearsi nei meandri della Cornell University di New York, nel centro di eccellenza di Harvard e nel tempio della conservazione dei baroni della Sapienza di Roma?
“Il segreto è creare incapacità inappellabile, non permettere al cecchino di farti fuori, non farti imprigionare nella grotta di Polifemo, non lasciarsi distrarre dalle forze contrarie incontrate che ti ammaliano con soldi e potere per farti mancare proprio il sogno”.
In greco, l’Anaghi era la divinità più importante: il bisogno, il desiderio. Ecco cosa muove montagne e sposta venti per non consentire ad Ulisse di far ritorno nella amata Itaca. Il gancio con l’antichità è il pan di questo straordinario volume, che andrebbe segnalato in qualche corso di psicologia per la mole di energia che libera nel lettore. La guerra di Troia è raccontata e presa a paradigma come il senso della vita: dopo i dieci anni occorsi agli Achei per penetrare nelle mura troiane, ecco altri due lustri per consentire a tutti gli eroi, primo fra tutti Odisseo, di tornare a casa. E’ lì, in quel tragitto irto, denso di tratturi e maledettamente disarticolato che si cela l’essenza dei sogni e dei sognatori. Il sognatore vero, secondo Sikoglu mai molla, mentre i suoi oppositori sì.
Il sogno collettivo è oggi utilissimo per una globalizzazione delle coscienze tutte. Ecco dove nasce la nuova sfida di quest’uomo di 66 anni che agisce da viaggiatore navigato, ma con l’entusiasmo di quel bambino primitivo che partì dal monte Olimpo: un master in scienze filosofiche e mitologiche da attivare, grazie alla rete, proprio in quell’ombelico ellenico che ha dato i natali al mondo.
Insegnare a chi si sta formando ciò che la filosofia insegna: il senso vero della vita, la costruzione di un percorso che porti davvero alla felicità della mente e non solo a quella delle tasche, la consapevolezza che una volta toccato il cielo con un dito serve voltarsi indietro e condividere con gli altri quei frutti.
twitter@FDepalo
Francesco De Palo
Giornalista freelance e scrittore
Mondo - 10 Luglio 2017
Da pastore sull’Olimpo a medico ad Harvard, quando essere poveri è una benedizione divina
Da pastore sul monte Olimpo, a ematologo ad Harvard: ecco la storia, degna delle peripezie di Ulisse, di un eroe greco. Nikos Sikloglou a 23 anni ha deciso di mollare le sue pecore ad Elassona, il paesino sul monte di Zeus dove viveva. E spinto nient’altro che dalla vergogna di non farcela e dalla spasmodica voglia di inseguire il suo sogno, è volato a New York con in tasca soli 250 dollari. Quelle fatiche tremende, condite da un imprecisato numero di notti di lavoro, fatica sui libri, contatti e Pr allacciate magistralmente con persone e menti, gli hanno consentito di studiare contemporaneamente in 6 anni nelle università di Italia e Usa, raggiungendo la vetta di una scoperta eccezionale nel campo della talassemia.
Il perimetro della sua storia e l’impulso che ha dato il la a un percorso così eccezionale sono oggi concentrati in un libro che, destinato a trasformarsi anche in pellicola, l’autore ha voluto intitolare “Sogni su misura – come rendere inevitabile l’impossibile” (Toxoths int.), firmandolo non con il proprio nome ma con lo pseudonimo di dr.Nessuno.
Sogni su Misura: Come rendere inevitabile l'impossibile
Acquista su AmazonMa cos’è il sogno oggi? E’, secondo l’autore che vive nella centralissima piazza Mignanelli a Roma, quel traguardo che si può comprendere solo quando si è nudi, senza nulla da perdere, soli dinanzi alla montagna da scalare. Nel libro non c’è un solo grammo di retorica, perché tutto è certificato dal fatto di essere vita vissuta, quindi esempio plastico per quelle generazioni che hanno invece abbracciato la politica del lamento e dell’autocommiserazione.
E’ una benedizione divina essere poveri e non avere nulla come il Nikos 23nne in fuga dalla Grecia, perché occorre creare il nulla assoluto prima di poter ottenere cose grandi. “Se non ti metti in marcia non solo non arriverai mai – osserva 43 anni dopo l’inizio di quel viaggio – ma il tuo sogno sarà eternamente posticipato”. Ma come è riuscito un “bambino primitivo” ad incunearsi nei meandri della Cornell University di New York, nel centro di eccellenza di Harvard e nel tempio della conservazione dei baroni della Sapienza di Roma?
“Il segreto è creare incapacità inappellabile, non permettere al cecchino di farti fuori, non farti imprigionare nella grotta di Polifemo, non lasciarsi distrarre dalle forze contrarie incontrate che ti ammaliano con soldi e potere per farti mancare proprio il sogno”.
In greco, l’Anaghi era la divinità più importante: il bisogno, il desiderio. Ecco cosa muove montagne e sposta venti per non consentire ad Ulisse di far ritorno nella amata Itaca. Il gancio con l’antichità è il pan di questo straordinario volume, che andrebbe segnalato in qualche corso di psicologia per la mole di energia che libera nel lettore. La guerra di Troia è raccontata e presa a paradigma come il senso della vita: dopo i dieci anni occorsi agli Achei per penetrare nelle mura troiane, ecco altri due lustri per consentire a tutti gli eroi, primo fra tutti Odisseo, di tornare a casa. E’ lì, in quel tragitto irto, denso di tratturi e maledettamente disarticolato che si cela l’essenza dei sogni e dei sognatori. Il sognatore vero, secondo Sikoglu mai molla, mentre i suoi oppositori sì.
Il sogno collettivo è oggi utilissimo per una globalizzazione delle coscienze tutte. Ecco dove nasce la nuova sfida di quest’uomo di 66 anni che agisce da viaggiatore navigato, ma con l’entusiasmo di quel bambino primitivo che partì dal monte Olimpo: un master in scienze filosofiche e mitologiche da attivare, grazie alla rete, proprio in quell’ombelico ellenico che ha dato i natali al mondo.
Insegnare a chi si sta formando ciò che la filosofia insegna: il senso vero della vita, la costruzione di un percorso che porti davvero alla felicità della mente e non solo a quella delle tasche, la consapevolezza che una volta toccato il cielo con un dito serve voltarsi indietro e condividere con gli altri quei frutti.
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(Adnkronos) - "Il nostro governo - ha detto Meloni - sta lavorando instancabilmente per ripristinare il legittimo posto dell'Italia sulla scena internazionale. Stiamo riformando, modernizzando e rivendicando il nostro ruolo di leader globale".
"Puntiamo a costruire un'Italia che stupisca ancora una volta il mondo. Lasciate che ve lo dica, lo stiamo dimostrando. La macchina della propaganda mainstream prevedeva che un governo conservatore avrebbe isolato l'Italia, cancellandola dalla mappa del mondo, allontanando gli investitori e sopprimendo le libertà fondamentali. Si sbagliavano", ha rivendicato ancora la premier.
"La loro narrazione era falsa. La realtà è che l'Italia sta prosperando. L'occupazione è a livelli record, la nostra economia sta crescendo, la nostra politica fiscale è tornata in carreggiata e il flusso di immigrazione illegale è diminuito del 60% nell'ultimo anno. E, cosa più importante, stiamo espandendo la libertà in ogni aspetto della vita degli italiani", ha concluso.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - L'Italia è "una nazione con un legame profondo e indistruttibile con gli Stati Uniti. E questo legame è forgiato dalla storia e dai principi condivisi. Ed è incarnato dagli innumerevoli americani di discendenza italiana che per generazioni hanno contribuito alla prosperità dell'America". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Cpac a Washington. "Quindi, a loro, permettimi di dire grazie. Grazie per essere stati ambasciatori eccezionali della passione, della creatività e del genio italiani".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - Standing ovation dalla platea della convention Cpac a Washington al termine dell'intervento video della premier Giorgia Meloni. Un intervento nel quale la presidente del Consiglio ha richiamato valori e temi che uniscono conservatori europei e americani, a partire dalla difesa dei confini, ribadendo la solidità del legame tra Usa e Ue. "I nostri avversari - ha detto Meloni- sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni si smentiranno".
"So che alcuni di voi potrebbero vedere l'Europa come lontana o addirittura lontana o addirittura perduta. Vi dico che non lo è. Sì, sono stati commessi degli errori. Le priorità sono state mal riposte, soprattutto a causa delle classi dominanti e dei media mainstream che hanno importato e replicato nel Vecchio Continente", ha affermato la premier.
La presidente Meloni ha fatto un passaggio sull'Ucraina ribadendo "la brutale aggressione" subito dal popolo ucraino e confidando nella collaborazione con gli Usa per raggiungere una "pace giusta e duratura" che, ha sottolineato, "può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - Le "elite di sinistra" si sono "recentemente indignate per il discorso di JD Vance a Monaco in cui il vicepresidente ha giustamente affermato che prima di discutere di sicurezza, dobbiamo sapere cosa stiamo difendendo. Non stava parlando di tariffe o bilance commerciali su cui ognuno difenderà i propri interessi preservando la nostra amicizia". Mo ha sottolineato la premier Giorgia Meloni nel suo intervento al Cpac.
"Il vicepresidente Vance stava discutendo di identità, democrazia, libertà di parola. In breve, il ruolo storico e la missione dell'Europa. Molti hanno finto di essere indignati, invocando l'orgoglio europeo contro un americano che osa farci la predica. Ma lasciate che ve lo dica io, da persona orgogliosa di essere europea - ha detto ancora - Innanzitutto, se coloro che si sono indignati avessero mostrato lo stesso orgoglio quando l'Europa ha perso la sua autonomia strategica, legando la sua economia a regimi autocratici, o quando i confini europei e il nostro stile di vita sono stati minacciati dall'immigrazione illegale di massa, ora vivremmo in un'Europa più forte".
(Adnkronos) - "I nostri avversari - ha detto Meloni- sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni si smentiranno. So che alcuni di voi potrebbero vedere l'Europa come lontana o addirittura lontana o addirittura perduta".
"Vi dico che non lo è. Sì, sono stati commessi degli errori. Le priorità sono state mal riposte, soprattutto a causa delle classi dominanti e dei media mainstream che hanno importato e replicato nel Vecchio Continente".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "So che con Donald Trump alla guida degli Stati Uniti, non vedremo mai più il disastro che abbiamo visto in Afghanistan quattro anni fa. Quindi sicurezza delle frontiere, sicurezza delle frontiere, sicurezza energetica, sicurezza economica, sicurezza alimentare, difesa e sicurezza nazionale per una semplice ragione. Se non sei sicuro, non sei libero". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "C'è una crescente consapevolezza. C'è una crescente consapevolezza in Europa che la sicurezza è ora la massima priorità. Non puoi difendere la tua libertà se non hai i mezzi o il coraggio per farlo. La felicità dipende dalla libertà e la libertà dipende dal coraggio. Lo abbiamo dimostrato quando abbiamo fermato le invasioni, conquistato le nostre indipendenze e rovesciato i dittatori". Così la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
"E lo abbiamo fatto insieme negli ultimi tre anni in Ucraina, dove un popolo orgoglioso combatte per la propria libertà contro un'aggressione brutale. E dobbiamo continuare oggi a lavorare insieme per una pace giusta e duratura. Una pace che può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership".