“A differenza di Berlusconi io non penso che i 5 stelle siano un’accozzaglia. Su alcuni temi dialogo possibile dopo il voto”. Matteo Salvini non chiude la porta ai grillini. Mentre i partiti già preparano la campagna elettorale, senza ancora avere un accordo sulla legge con cui si andrà al voto, non mancano ammiccamenti e tentativi di sondare il terreno. Chi parla, in un’intervista a Repubblica, questa volta è il leader del Carroccio: dopo la notizia smentita da entrambe le parti di un presunto incontro che avrebbe avuto con il figlio del fondatore M5s Davide Casaleggio e dopo che l’ex Cavaliere continua nel denigrare i grillini, Salvini sceglie invece di mostrarsi possibilista su quell’opzione che invece i 5 stelle bloccano a prescindere. “Con il M5s un dialogo su alcuni punti, su certi temi importanti è possibile: l’onestà in politica, l’immigrazione, una certa visione dell’Europa, la sicurezza, il taglio dei vitalizi e delle pensioni d’oro. E non è poca cosa. Cambiano idea di frequente, eh. Però ci si può ragionare, ecco. Vedremo quel che succederà, intanto votiamo, prima possibile”. I grillini, soprattutto dopo il flop delle amministrative e dopo aver visto che qualcosa a destra si muove, non hanno nascosto la loro sintonia su alcuni punti e come sempre hanno ribadito la loro posizione: no agli accordi con i partiti, ma sì alle intese sui punti. Tutte questioni che però riguardano gli scenari post elezioni e che ancora restano molto vaghi.
Solo sabato scorso, i sondaggi di Ipsos per il Corriere della Sera, mostravano chiaramente la tendenza degli elettori di centrodestra a preferire, se proprio si dovesse fare un’alleanza, un patto con i 5 stelle piuttosto che con il Pd. Quindi addio patto del Nazareno e accordo con Renzi, che tanto potrebbe piacere a quella parte vicina al leader di Forza Italia. “A differenza di Berlusconi io non penso che i Cinque stelle siano un’accozzaglia di disoccupati, disperati, depravati, che siano il male assoluto. Sono interlocutori con i quali si può discutere”, ha detto Salvini.
Sul leader di Forza Italia e i nomi fatti per la guida del centrodestra (vedi l’ipotesi Marchionne, già decisamente cassata dall’interessato), ha aggiunto: “Sembra un allenatore che pensa a costruire una squadra puntando solo sul centravanti. Chieda a Trapattoni, non funziona così”. Quanto al candidato premier, “io sono pronto: non vedo l’ora di affrontare la prova di governo”. Con Berlusconi, “quando si capirà la data del voto e la legge elettorale, ci rivedremo. Il fatto è che noi siamo assolutamente alternativi a Renzi”, dichiara Salvini. “Una legge elettorale maggioritaria avrebbe favorito un’operazione trasparenza”, mentre “il proporzionale al quale lui e Renzi stanno lavorando è l’esatto contrario. Io posso assicurare che chi darà il suo voto alla Lega non lo vedrà mai usato per virare a sinistra. Con noi, niente grandi coalizioni, ammucchiate, mai”.