“L’Isis ha confermato la morte del suo leader Abu Bakr al Baghdadi“. È quanto riferisce la televisione irachena Al Sumariya, citando una fonte locale nella provincia di Ninive. Secondo l’emittente, i vertici dello Stato Islamico sarebbero pronti ad annunciare il nome del successore del Califfo. “Le autorità di Daesh a Tel Afar, che è diventata ufficiosamente la capitale provvisoria dopo la caduta di Mosul – afferma la fonte non precisata – hanno annunciato in un comunicato molto breve diffuso attraverso la loro macchina della propaganda la morte del loro leader Baghdadi, ma senza fornire dettagli”. Non è la prima volta che emergono voci sulla morte o sul ferimento del leader dell’organizzazione. Fino a questo momento non c’è traccia di questo comunicato sui consueti canali informativi dell’Isis, sottolinea il sito World Conflict News.
“Il comunicato di Daesh – aggiunge la fonte – dice che il nome del nuovo leader sarà presto annunciato, e fa appello ai seguaci perché continuino sulla via del Jihad, e si tengano al riparto da crisi interne”. Sempre secondo questa fonte, “la morte presunta di Baghdadi ha provocato un ‘colpo di Stato’ interno, con le rivalità per occupare le più alte cariche nella struttura del gruppo terrorista che hanno portato anche a scontri armati, e la proclamazione del coprifuoco in tutto il distretto”.
Un altro tassello, quindi, si andrebbe ad aggiungere all’avanzata della coalizione anti-Isis nelle roccaforti dello jihadismo. Solo lunedì, infatti, le autorità irachene hanno annunciato formalmente la liberazione della città di Mosul, dopo otto mesi di combattimenti e tre anni di dominio dello Stato Islamico. Il primo ministro iracheno Haidar al Abadi, arrivato nella città martire, ha tenuto un breve discorso, trasmesso dalla televisione irachena, nel comando delle forze antiterrorismo in città. La coalizione a guida americana, impegnata in Iraq attraverso un supporto aereo, si è congratulata con le forze armate irachene per aver ripreso il completo controllo della città.