“Il mio post su Facebook non è affatto una gaffe: è chiaro che ora quella che voleva essere solo una battuta viene interpretata in modo sbagliato. Ho detto a Fiano che è una testa di c…. Sono volgare? Mi sta bene, ma quel testo non ha nessun riferimento antisemita. Siete voi che glielo date”. Così Massimo Corsaro, deputato di Direzione Italia, si difende dopo le polemiche nate dalla frase sulle sopracciglia di Fiano postato su Facebook. “Ho visto che Renzi mi chiede di presentare le dimissioni: allora ho un motivo in più per restare. Io dico solo che il post ieri su Facebook è stato considerato tutto sommato da poche persone. Stamane una collega del Pd lo ha fatto rimbalzare su Twitter e sono partite le speculazioni. Io sono milanese come Fiano, e lui da anni impedisce il ricordo del 17enne Sergio Ramelli che fu massacrato dai movimenti operai. Volevo attaccare lui per questo, al di là del dibattito sull’apologia di fascismo. Se qualcuno si sente offeso da qualcosa posso anche chiedere scusa, ma era una battuta” .
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