“Sono e rimango un dipendente di Mediaset. Una grande azienda nella quale per 31 anni ho potuto fare con passione e successo il lavoro che amo”. Poco prima dell’ora di cena di martedì arriva, via Twitter, un cinguettio distensivo di Maurizio Pistocchi, giornalista sportivo di Mediaset, nel tentativo di placare le polemiche social che andavano avanti da tutto il giorno. A provocarle, l’indiscrezione secondo cui il Biscione avrebbe intenzione di “silenziare” l’opinionista calcistico, facendolo fuori da Serie A Live, il programma di Premium che commenta i risultati del massimo campionato.
Sono e rimango un dipendente di Mediaset.Una grande azienda nella quale per 31 anni ho potuto fare con passione e successo il lavoro che amo
— Maurizio Pistocchi (@pisto_gol) 11 luglio 2017
La “colpa” principale di Pistocchi sarebbe quella di essere particolarmente velenoso nei confronti della Juventus, con la società bianconera che già in passato avrebbe chiesto al Biscione di intervenire. Che il giornalista non sia “amico” della Vecchia Signora è cosa nota, ma se fosse vera la ricostruzione fatta da Renato Franco sul Corriere della Sera, saremmo di fronte a un vero e proprio caso di censura, con la testa di Pistocchi servita su un piatto d’argento alla dirigenza bianconera.
Neppure il tweet distensivo del giornalista fa chiarezza sulla prossima stagione televisiva e sul suo impiego in palinsesto, visto che non si capisce se sarà ancora tra gli opinionisti di Serie A Live o verrà ricollocato altrove, ma di sicuro l’indiscrezione ha provocato una serie infinita di prese di posizione sui social network, come sempre infuocati quando c’è il calcio di mezzo. Gli schieramenti sono chiarissimi: da un lato i tifosi della Juve che celebrano l’ipotizzato siluramento, dall’altro quelli di tutte le altre squadre di vertice che reputano Pistocchi una delle poche voci libere da condizionamenti quando c’è da commentare le prestazioni dei bianconeri.
Pistocchi è sempre stato corrosivo, pungente e la simpatia non è certo la sua prima dote, ma è anche uno dei volti storici dello sport Mediaset, già apprezzata “spalla” di Raimondo Vianello ai tempi di Pressing, e il suo eventuale allontanamento rappresenterebbe un vero e proprio caso che nei corridoi di Cologno fa già storcere il naso a molti. Se fosse vero, poi, che la decisione sarebbe dettata anche dalla volontà di far contenta la Juventus, il caso diventerebbe ancora più grave e potenzialmente deflagrante, perché entrerebbe in gioco la censura e lo strapotere (anche mediatico) della Vecchia Signora.
Di sicuro, almeno a dar retta al cinguettio del giornalista, c’è che Pistocchi era e resterà un dipendente Mediaset. Resta da capire se e come verrà utilizzato, in una stagione calcistico-televisiva particolare per il Biscione, visto che sarà l’ultima con l’esclusiva della Champions League prima del ritorno della coppa dalle grandi orecchie in casa Sky. Intanto, a Cologno è stato rinnovato per un altro anno il rapporto con un altro giornalista storico come Sandro Piccinini, a cui verranno affidate tutte le sedici telecronache delle partite di Champions trasmesse in chiaro su Canale5.