Non luogo a procedere per insussistenza dei fatti contestati nei confronti di tutti gli imputati nell’ambito di uno dei filoni d’indagine sulla Cpl Concordia. Il gup del Tribunale di Roma ha prosciolto l’ex presidente della società Roberto Casari, un ufficiale della Guardia di finanza in servizio all’Aise, Paolo Costantini, l’amministratore delegato della società White Star e per la stessa Cpl.

L’indagine era partita dall’inchiesta-madre della procura di Napoli condotta dai pubblici ministeri Henry John Woodcock, Celeste Carrano e Giuseppina Loreto e verteva attorno alle rivelazioni di Francesco Simone, responsabile delle relazioni istituzionale di Cpl e dalle intercettazioni telefoniche eseguite dai carabinieri del Noe guidati dal comandante Gianpaolo Scafarto. L’ipotesi formulata dall’accusa era che il presidente Casari avrebbe corrotto l’ufficiale dell’Aise, all’epoca impegnato negli Emirati Arabi, per ottenere notizie riservate.

Attualmente la magistratura di Napoli si sta occupando solo della vicenda relativa al sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino, che avrebbe ricevuto 300mila euro dalla Cpl per l’albergo della sua famiglia in cambio dell’affidamento dei lavori di metanizzazione. Mentre una parte dell’inchiesta è stata trasmessa per competenza territoriale a Modena, dove a gennaio dello scorso anno i 23 imputati sono stati tutti prosciolti dal giudice per l’udienza preliminare per il caso del fotovoltaico.

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