Il 20 luglio sarà prelevato il Dna in una causa di riconoscimento per paternità per verificare quanto sostenuto della signora Pilar Abel, figlia di una domestica del grande artista catalano
Solo una vita teatrale come quella di Salvador Dalì poteva regalare dei colpi di scena a distanza di 28 anni dalla morte. Una donna, Pilar Abel, sostiene di essere sua figlia. Così il giudice ha deciso di esumare la salma del maestro del surrealismo. La data fissata è per il 20 luglio, come riferisce il quotidiano catalano El Punt Avui. La tomba si trova nel Teatro-Museo a lui dedicato a Figueres, nel nord della Catalogna, vicino alla frontiera con la Francia. Un campione di tessuti sarà prelevato sul posto da una equipe medico-legale. E il Dna sarà poi confrontato con quello della presunta figlia.
Secondo la signora Abel, la madre Maria Antonia, allora domestica di una famiglia di Figueres in vacanza a Cadaques sulla Costa Brava, avrebbe avuto una relazione clandestina con Dalí, nell’estate del 1955. Si è rivolta, perciò, al tribunale di Madrid, per chiedere la verifica in quanto erede finora non riconosciuta. La Fondazione Gala-Salvador Dalì ha presentato ricorso contro la decisione di esumare la salma del maestro. Dalì era stato imbalsamato dopo la morte nel 1989.