Confronto pepato a Bersaglio Mobile (La7) tra il leader del Pd, Matteo Renzi, e il direttore del TgLa7, Enrico Mentana. I temi del dibattito sono assortiti: dalle future alleanze del Pd fino agli 80 euro. Ed è su quest’ultimo punto che Renzi fa autocritica: “Ho sbagliato nella comunicazione, che è stata come una televendita. Avrei dovuto interpellare 4 professori universitari”. Ma Mentana replica: “Però su quell’errore ha preso il 40% alle elezioni europee”. E si accende la polemica. “Non è vero” – si difende l’ex presidente del Consiglio – “non ho preso il 40% per quello. Lei ha una scarsa idea degli italiani se pensa che uno voti per gli 80 euro”. “Ma sì” – ribadisce il giornalista – “lei era al governo da 4 mesi e quegli 80 euro erano un emblema”. “Non è vero” – insiste Renzi – “Racconti la verità, gli 80 euro sono arrivati dopo”. “Sì, ma erano stati varati prima”, ribatte Mentana, che gli ricorda le accuse dell’opposizione e il paragone della trovata degli 80 euro con le scarpe di Achille Lauro. Il faccia a faccia registra anche altri momenti al calor bianco, come quando viene affrontato l’argomento degli accordi governativi. Renzi insorge: “Io voglio parlare il linguaggio degli italiani, non quello di voi giornalisti che state dalla mattina alla sera a discutere dell’acquario dei partiti. Fuori di qui, anche tra i suoi ascoltatori, non gliene frega a nessuno. Lei vuole ridurre la politica a una sorta di Risiko”. Mentana ribatte: “Veramente ieri Salvini ha detto: “Non ci alleiamo con Renzi”. Queste son cose chiare. Salvini non si può accusare di parlare di acquario. Anzi”. “Non entro sulla discussione relativa alle alleanze” – puntualizza il leader dem – “Se poi lei pensa che io mi alleo con Salvini, evidentemente bisogna che si faccia vedere per il caldo”. “Io mi farò vedere comunque per il caldo”, controbatte Mentana