Una vita passata nella Camorra tra omicidi, traffici illeciti di rifiuti e riciclaggio di denaro sporco fino alla decisione di diventare collaboratore di giustizia. È la storia di Domenico Bidognetti, ex boss del clan dei Casalesi e ora pentito. A raccontarla è il giornalista Fabrizio Capecelatro nel libro “Il sangue non si lava” (ABeditore) presentato il 13 luglio alla Società Umanitaria di Milano. “La sua testimonianza – racconta l’autore – aiuta a ricostruire quella che Obama definì la quarta organizzazione criminale più pericolosa al mondo“.
Capecelatro non è però ottimista che il pentitismo possa essere l’elemento decisivo per sconfiggere in modo definitivo le organizzazioni mafiose: “Possiamo avere tutti i collaboratori di giustizia che vogliamo ma la criminalità non verrà mai sconfitta perché non c’è la volontà politica e Napoli ne è la dimostrazione”. Alla presentazione del libro hanno partecipato anche Roberto Alfonso, Procuratore Generale di Milano, i giornalisti Raffaella Calandra (Radio24) e Sandro De Riccardis (Repubblica) e David Gentili, presidente della Commissione Antimafia del Comune di Milano.