“Gli incendi sul Vesuvio? Stiamo valutando la richiesta dello stato di calamità, perché si deve certificare il danno determinato”. Lo annuncia il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del suo appuntamento settimanale su Lira Tv, non risparmiandosi un durissimo attacco contro i suoi detrattori di varie fazioni politiche (da Forza Italia a Mdp fino al M5S): “Siamo orgogliosi del lavoro fatto dalla Regione, dalla Protezione civile, dai volontari. E’ stato un lavoro gigantesco. Purtroppo, oltre ai disastri fisici, in Italia abbiamo quello delle strumentalizzazioni. Già da sabato c’erano centinaia di volontari e operatori a lavorare in silenzio per domare gli incendi, senza farsi selfie davanti ai roghi o scrivere tweet, come è capitato a qualche esponente politico, che, anziché risolvere i problemi, pensa a fare sciacallaggio, a dire cose false, a fare turismo sulle tragedie. Uno dei guai” – continua – “che abbiamo in Italia quando ci sono i disastri è questo: oltre al disastro fisico, abbiamo il disastro costituito dalla montagna di stupidaggini, di strumentalizzazioni, di sciacallaggio”. De Luca spiega con dovizia di dettagli tutte le operazioni eseguite per scongiurare i roghi sul Vesuvio e spiega: “E’ chiaro che sono atti di delinquenza organizzata. In qualche caso, sono stati appiccati nei valloni, dove non si può arrivare coi mezzi. Ci auguriamo siano individuati i delinquenti e che le aree dove ci sono stati gli incendi non diventino nuove discariche. Perché una delle ipotesi da valutare è anche questa. Quando tra pochissimo entreranno in funzione i droni, mi auguro che avremo la possibilità di individuare dall’alto tutti i movimenti in questi territori”. E aggiunge: “La convenzione con i Vigili del Fuoco per gli incendi è stato uno dei temi di falsificazione e strumentalizzazione. Come lo scorso anno, abbiamo predisposto la convenzione dal 15 luglio al 15 settembre, con cui la Regione paga lo straordinario o il lavoro aggiuntivo dei Vigili del Fuoco, che sono dipendenti del ministero dell’Interno, non della Regione. E’ uno sforzo in più che paghiamo per dare una mano. Abbiamo fatto un lavoro enorme in silenzio, secondo il nostro stile” – prosegue – “e nel frattempo c’era qualcuno che faceva sciacallaggio, strumentalizzando questa convenzione, che non c’entra niente. E si andava a fare le foto e i viaggi turistici nelle zone dei roghi, andando a dare ulteriore fastidio anziché dare una mano a risolvere i problemi”. Battuta finale sulla sua nomina a commissario alla Sanità in Campania: “Non ci ha determinato nessuna commozione particolare. Il nostro problema non è di avere il commissariamento, ma di superarlo”