Se il primo anno dell’amministrazione Alemanno è costato quasi 7 milioni di euro e oltre 4 quello con Marino, la Roma di Virginia Raggi passa all’1,1. Tutti costi dell’assemblea capitolina che sono stati descritti dal presidente dell’Aula Giulio Cesare Marcello De Vito: le spese di questi 12 mesi con i 5 Stelle al Campidoglio sono costati l’84% in meno del primo anno Alemanno e il 72,9% in meno rispetto al primo anno Marino. L’amministrazione, ha annunciato l’assessore al Bilancio Andrea Mazzillo, sta inoltre studiando la possibilità di introdurre una moneta complementare all’euro a Roma per “costruire un circuito parallelo che possa favorire l’economia”.
“Mentre il MoVimento 5 Stelle non impegna fondi per le spese postali e per quelle di editoria, nonostante il già diffuso utilizzo delle nuove tecnologie, con l’amministrazione Marino tre anni fa queste spese superavano rispettivamente i 3.500 euro e i 18mila euro – scrive sul blog di Beppe Grillo il M5S Roma -. Nel 2008 con Alemanno il Comune spendeva ben 23.641,20 euro per la posta e quasi 50mila euro per l’editoria. L’analisi dei dati diventa quasi sconcertante sulle spese di cancelleria: rispetto a nove anni fa il MoVimento 5 Stelle spende circa 117.000 euro in meno per la cancelleria e 57.000 euro in meno per gli altri materiali“, aggiungono i Cinquestelle di Roma.
Nel dettaglio, prosegue M5s, “il totale delle spese dei Gruppi Capitolini per l’acquisto di beni e consumi e per le prestazioni di servizi arriva a oltre 220.000 euro con Alemanno e a oltre 230.000 euro con Marino a fronte dei 90.000 euro spesi invece dal 1 luglio 2016 al 30 giugno 2017″. Per quanto riguarda invece le spese del personale per lavoro straordinario “le due amministrazioni precedenti non si fanno bastare il fondo ordinario che utilizzano per un importo rispettivamente pari a 1.080.177,15 euro e 866.978,93 euro, prelevando anche dal fondo straordinario Roma Capitale da cui si attingono 84.911,75 euro con Alemanno e ben 448.771,85 euro con Marino”. E, sottolinea ancora M5s, “l’ufficio dell’Assemblea Capitolina, durante il primo anno di consiliatura 5 Stelle, non tocca il fondo straordinario e spende per gli straordinari meno della metà rispetto alle amministrazioni precedenti“.
“Le spese per contratti di consulenza, per le prestazioni lavorative esterne e per la realizzazione di progetti di varia natura passano da 43mila euro durante il primo anno di mandato di Alemanno, a 426.963 euro con Marino, al – scrivono – totale abbattimento sotto la Presidenza di Marcello De Vito”. Tagli anche sul numero di personale “in posizione di comando da altra amministrazione: 716.746,00 euro nel primo anno Alemanno, 1.142.469,00 euro durante il primo anno Marino e appena 242.929,00 euro ora grazie a una disposizione dell’Ufficio di Presidenza che in questo primo anno ha ridotto il numero degli incarichi a 13, esattamente venti persone in meno rispetto al 2014: un solo comando per gruppo consiliare e per i membri dello stesso Ufficio di Presidenza“.