A bordo della nave della Marina britannica approdata nel porto pugliese ci sono più bambini molto piccoli del previsto. Il Comune, che ha allestito un punto di raccolta di abiti, scarpe e cibi in scatola, ha lanciato un nuovo appello per indumenti da neonato. Sono più di 1.650 gli arrivi attesi nel fine settimana
Un’altra giornata di sbarchi, nei porti italiani. A Bari è approdata una nave con 644 migranti a bordo, mentre nello scalo di Corigliano Calabro – in provincia di Cosenza – ha attraccato la nave militare tedesca Rhein con a bordo 923 persone.
Provengono prevalentemente da Ghana, Nigeria e Sudan i 644 migranti giunti a Bari a bordo della nave HMS ECHO della Marina britannica. Sulla banchina 31 Prefettura e Comune, con forze dell’ordine, Asl, Croce Rossa e volontari di associazioni laiche e religiose, hanno predisposto le tende per il primo soccorso e le iniziali fasi di identificazione. Il primo a scendere dalla nave è stato un uomo con ferite di arma da fuoco. “Abbiamo messo a punto la macchina della protezione civile, dei sanitari e delle forze dell’ordine e siamo pronti ad affrontare questo sbarco” ha detto il prefetto di Bari, Marialisa Magno, spiegando che subito i migranti “saranno trasferiti in diversi centri di tutta Italia”.
A bordo ci sono più bambini molto piccoli del previsto. Il Comune di Bari, che ha allestito nell’androne di Palazzo di Città un punto di raccolta di abiti, scarpe e cibi in scatola, lancia ora un nuovo appello per indumenti anche da neonato. Sono una ventina fino ad ora i piccolissimi sbarcati, tutti in braccio alle loro mamme, di apparente età compresa fra zero e tre anni. A portare sul molo dove avviene lo sbarco i primi pannolini e succhi di frutta è il sindaco di Bari, Antonio Decaro. Due donne con neonati sono state ricoverate in ospedale. “Quello ci preoccupa è la presenza a bordo di minori non accompagnati, – ha detto l’assessore comunale al Welfare, Francesca Bottalico – ci sembra di vederne molti, di età apparente fra i 14 e i 17 anni”.
Nel porto di Corigliano Calabro è approdata la nave militare tedesca Rhein con a bordo 923 migranti. Il gruppo è composto da 595 uomini, 121 donne, delle quali 14 incinte e 203 minori. I migranti sono tutti sub sahariani. Sulla nave ci sono anche sette feriti, ma non gravi. Un nucleo familiare composto da padre, madre ed un figlio minore, che erano a bordo della Rhein, sono stati sbarcati ieri a Pozzallo a causa delle ferite gravi dell’uomo. Le operazioni di sbarco, per l’elevato numero di migranti, saranno effettuate tra oggi e domani. I migranti saranno poi trasferiti in diverse Regioni in base al piano del Viminale. I minori non accompagnati resteranno in Calabria, ma “al momento non sappiamo ancora dove collocarli – ha spiegato il sindaco Giuseppe Geraci – è davvero una tragedia perché il palazzetto dello Sport e la scuola, strutture individuate per l’accoglienza, sono ormai saturi in seguito all’ultimo sbarco”.
Sono più di 1.650 gli arrivi attesi in questo fine settimana, solo venerdì mattina sono stati registrati quasi 5mila sbarchi. A Vibo Valentia venerdì è approdata la nave Vos Hestia di Save the Children, con a bordo 579 migranti dal Nord Africa, 451 uomini, 86 donne e 42 bambini. Una nave di Medici senza Frontiere è attraccata venerdì mattina al porto di Salerno con 935 persone: 793 uomini, 125 donne (di cui sette incinte e una partoriente) e sedici minori, di cui due neonati. Si tratta del 21° sbarco di quest’anno nel porto campano I migranti sono poi stati distribuiti per raggiungere le regioni di destinazione: 150 in Lombardia, 100 in Campania, altrettanti nel Lazio (Frosinone, Latina, Viterbo), 80 in Piemonte, 55 in Veneto, 50 in Emilia-Romagna e altrettanti in Abruzzo, Molise, Umbria, Marche.
A Brindisi, sempre ieri, è arrivata la nave Aquarius dell’organizzazione umanitaria italo-franco-tedesca Sos Mediterraneé con 860 migranti. Venerdì mattina all’alba, nel porto di Catania ha attraccato la nave Diciotti Cp941 della Guardia Costiera, con a bordo 1.423 migranti. A Crotone invece è approdata la nave norvegese Olympic Commander con a bordo 1200 migranti soccorsi in mare. L’imbarcazione è parte del dispositivo internazionale Frontex, attivo, sulla base delle intese raggiunte in sede comunitaria, lungo il Canale di Sicilia e con compiti d’intervento e soccorso a sostegno dei migranti durante le traversate.