Altri 11 milioni di euro di debiti fuori bilancio e un conto in sospeso con il passato che (forse) verrà estinto solo nel 2044. Nel frattempo, arrivano nuovi provvedimenti, come la videosorveglianza “nei pressi” dei campi rom, in grado già di creare polemiche. E intanto nel Documento di Bilancio di Assestamento – approvato in Giunta mercoledì scorso – sono spuntati dal nulla 11.555.635,79 euro relativi a partite aperte fra il 2013 e il 2015, voci che ora dovranno essere approvate in Assemblea Capitolina affinché i compensi per i lavori assegnati fuori sacco possano essere onorati, sebbene tali partite abbiano in sostanza vanificato i risparmi ottenuti proprio dal taglio delle spese operato in Consiglio comunale.

RIECCO I DEBITI CON ROMEO GESTIONI – Fra gli assegni non preventivati che la Ragioneria capitolina sarà probabilmente costretta a staccare, c’è quello da 1.139.340,73 euro in favore della Romeo Gestioni Spa, la società di che fino al 2015 ha gestito il Patrimonio immobiliare del Comune di Roma e che fa capo ad Alfredo Romeo, imprenditore costretto agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta Consip. L’assegno è riferibile genericamente a “fatture per spese di gestione amministrativa del patrimonio capitolino” e riguarda l’anno contabile 2013. Nel 2004, alla Romeo Gestioni – sindaco Walter Veltroni – fu assegnato un appalto già piuttosto ricco, del valore di 10 milioni di euro, con competenze molto ampie che andavano dal censimento, all’incasso degli affitti passando per la determinazione delle tariffe; va ricordato che la gestione del patrimonio della Capitale negli ultimi anni è oggetto di un procedimento presso la Corte dei Conti, nell’ambito di un’inchiesta denominata “Affittopoli”. Altre voci da segnalare sono quelle concernenti il pagamento di debiti risalenti al 2016 nei confronti delle associazioni animaliste Avcpp e Mente Naturale Onlus, dell’importo complessivo di 1.588.284.36 euro, per i servizi all’interno dei canili comunali, in passato oggetto di procedure di approfondimento ad opera dell’Anac. Fra gli altri, pesano anche gli oltre 4 milioni di euro non previsti per pagare la “task force per attività propedeutiche all’esercizio della linea C della metropolitana”.

LA VIDEOSORVEGLIANZA PER I CAMPI ROM – Dai debiti pregressi ai nuovi provvedimenti, il passo è breve. In un post su Facebook, il sindaco Virginia Raggi, presentando la Delibera di Giunta, ha parlato dello stanziamento di “una somma di 500mila euro utilizzata per nuovi impianti di videosorveglianza, soprattutto nei pressi dei campi rom” al fine di “iniziare a costruire un sistema in grado di garantire maggiori condizioni di sicurezza nei quartieri della città”. La dichiarazione, utilizzata dal sindaco anche in audizione presso la Commissione parlamentare sulle Periferie, ha creato un po’ di allarme fra le associazioni in difesa dei diritti di rom, sinti e caminanti. “Ricordiamo – ha spiegato a ilfattoquotidiano.it il presidente dell’Associazione 21 Luglio, Carlo Stasolla – che il Consiglio di Stato costrinse già nel 2011 l’ex sindaco Gianni Alemanno a spegnere le telecamere all’interno dei campi”. In realtà, a sentire i chiarimenti dell’assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo, la videosorveglianza dovrebbe avvenire all’esterno e senza puntare direttamente a ciò che accade all’interno degli insediamenti, “anche in funzione di contrastare i roghi tossici”.

ARRIVANO I FONDI PER LE MANUTENZIONI – Per il resto, il Campidoglio annuncia di poter aver a disposizione circa 76 milioni di “maggiori entrate” da reinvestire soprattutto nelle manutenzioni e nell’adeguamento di alcune voci relative al tpl. Per gli istituti scolastici, in particolare, sono stati stanziati circa 11 milioni, mentre ben 10 milioni saranno spesi per abbattere un breve tratto della Tangenziale Est (non la “storica” sopraelevata Pigneto, bensì la parte limitrofa alla stazione Tiburtina). C’e’ poi l’adeguamento dei contratti per i lavoratori della Roma Tpl (20 milioni), uno stanziamento per la rimodulazione dei quadri economici rispetto ai lavori della Linea Metro B1 (7 milioni) e risorse necessarie per l’estinzione di contenziosi in atto relativi al nodo Termini (2,8 milioni).

ATTENTI ALL’OREF – Una volta incassata l’approvazione in Giunta e il parere positivo in Commissione Bilancio, il documento è ora pronto ad andare in Assemblea Capitolina. Martedì l’assessore Mazzillo esporrà la sua relazione ai consiglieri, dopodiché verranno esaminati gli emendamenti e si potrà procedere all’approvazione dei debiti fuori bilancio e al voto del documento entro il 31 luglio. Prima di tutto ciò, però, è atteso il parere dell’Oref, l’organismo di revisione dei conti del Campidoglio che con Virginia Raggi ha già un noto precedente di fine 2016. Polemica, su questo fronte, la capogruppo Pd, Michela Di Biase: “La maggioranza M5S e il Presidente De Vito, non curanti delle regole, hanno imposto una calendarizzazione della sessione relativa all’assestamento di bilancio senza il preventivo parere dell’Oref. L’organo di vigilanza viene nuovamente scavalcato come accadde nel dicembre scorso, quando la Giunta è stata costretta a riscrivere il provvedimento di bilancio allora bocciato proprio dall’Oref”. Evidentemente, stavolta in Campidoglio sono sicuri che, al netto delle fisiologiche osservazioni sullo stato dei conti, il parere non sarà negativo.

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