LG G6 è il top di gamma della casa coreana presentato a febbraio in occasione del Mobile World Congress, caratterizzato dal display 5.7″ Fullvision (18:9) che copre circa il 79% della superficie frontale del dispositivo. La sua scheda tecnica vede un SoC Qualcomm Snapdragon 821 associato a 4GB di RAM, 32GB di memoria interna (espandibile tramite microSD), doppia fotocamera posteriore da 13MP (una con lente grandangolare a 125° e apertura f/2.4, l’altra con visuale di 71° e apertura f/1.9) con stabilizzatore ottico e flash dual LED, fotocamera anteriore da 5MP con lente grandangolare a 100°, e batteria da 3300mAh.
Il design del G6 è abbastanza pulito, sulla parte frontale quasi tutta l’area è coperta dall’ampio display, che vede i suoi angoli stondati in modo simile alla scocca del telefono, sovrastato dalla griglia dello speaker e dalla fotocamera frontale; sul retro, ricoperto da Gorilla Glass 5, trovano posto la doppia fotocamera posteriore ed il sensore per l’impronte digitali che funge anche da pulsante d’accensione, mentre la cornice laterale di Alluminio vede sul lato sinistro i pulsanti del volume, sul lato destro il cassettino per sim e scheda di memoria mentre nella parte inferiore trovano posto la porta USB Type-C e una griglia per le casse. La prima cosa che colpisce dello smartphone una volta preso in mano è la sua compattezza se rapportata alle dimensioni dello schermo, che ne rende agevole l’uso con una sola mano, il tutto ottenuto grazie all’utilizzo di un display con un rapporto 18:9 invece dei comuni 16:9.
Il display è uno dei punti forti del top di gamma di LG, capace di un’ottima resa cromatica e di una buona definizione grazie all’alta risoluzione (2880×1440 pixel con una densità di 565 pixel per pollice) ed al supporto alle tecnologie HDR10 e Dolby Vision, ma al contempo fonte per noi di alcuni dubbi figli dell’insolito rapporto; per quanto il 18:9 sia supportato dalla maggior parte delle app e dei giochi più recenti sul play store e permetta agevolmente di suddividere lo schermo in due aree di egual misura, cosa sfruttata benissimo dal software dello smartphone sia per le app affiancate che per il software della fotocamera, è nella riproduzione di filmati e video, cosa su cui il marketing LG ha puntato molto, che emergono alcuni limiti: la maggioranza dei contenuti video disponibili usano rapporti diversi dallo standard Univisium, finendo per introdurre delle fasce nere laterali o (nel tentativo di eliminarle) ad eseguire il cropping della parte superiore ed inferiore del video riprodotto.
Nelle nostre prove la doppia fotocamera si è generalmente comportata abbastanza bene sia in ambienti aperti che al chiuso, con qualche deficit in condizioni di scarsa luminosità, inoltre l’ampio angolo della lente grandangolare si è dimostrata un ottimo plus permettendo allo smartphone di catturare un’area maggiore in un singolo scatto al costo dell’introduzione di piccoli artefizi di curvatura tipici di questo tipo di lente. Il software per la gestione della fotocamera si è rivelato ottimo nelle sue molteplici funzionalità, come gli scatti guidati (sovrapponendo allo scatto un’immagine precedentemente realizzata) o la possibilità di scattare foto quadrate con rapporto 1:1 adatte ad essere caricate su Instagram senza la necessità di venir ritagliate. Da segnalare che con l’utilizzo di alcune funzionalità lo smartphone tende a scaldarsi un po.
La batteria da 3300 mAh è in grado di arrivare tranquillamente a fine giornata senza necessità di ricarica: nelle nostre prove è stata capace di garantirci senza problemi anche più di 36h totali prima di dover cercare una presa con una media di 3-4h di chiamate ed alcune ore di ascolto di brani musicali da Google Play Music usando le cuffie bluetooth, oltre all’utilizzo di social e fotocamera.
Nel suo complesso LG G6 è un ottimo smartphone ma al contempo non ci ha impressionato: dal punto di vista prestazionale non si differenzia tanto dai top di gamma dello scorso anno, in parte a causa dello Snapdragon 821 di poco superiore all’820 della scorsa generazione, in parte a causa della fotocamera che pur ottima non ci è sembrata capace di compiere “un salto” rispetto al passato. Di riflesso il prezzo a poco più di 2 mesi dal lancio è già sceso dai 729€ iniziali a cifre nell’intorno dei 500€ (con alcuni store online che lo presentano a prezzi addirittura inferiori), rendendolo a nostro parere più appetibile di alcuni concorrenti.
Pro:
Contro: