Cronaca

Napoli, arrestato il capo ultrà Genny ‘a carogna. Per gli inquirenti è a capo di un gruppo di trafficanti di droga

Il blitz dei carabinieri ha portato all'arresto di 16 persone. Il capo della tifoseria partenopea, già ai domiciliari per reati di droga, diventò famoso per aver "mediato" con i responsabili dell'ordine pubblico per stemperare il clima di tensione allo stadio Olimpico di Roma, dopo il ferimento del tifoso del Napoli Ciro Esposito, morto successivamente in ospedale

Genny ‘a carogna, soprannome di Gennaro De Tommaso, è stato arrestato con l’accusa di essere a capo di un gruppo di trafficanti di droga. È quanto emerso dall’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e condotta dai carabinieri partenopei che ha portato all’arresto di 16 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di ingenti quantitativi di stupefacenti.

De Tommaso era diventato famoso quando, da capo ultrà, aveva “mediato” con i responsabili dell’ordine pubblico per stemperare il clima di tensione durante la finale di Coppa Italia 2014 tra Fiorentina e Napoli allo stadio Olimpico di Romadopo il ferimento del tifoso napoleatno Ciro Esposito, morto successivamente in ospedale. Già ai domiciliari, sempre per reati di droga, per lui ora è scattato il carcere.

Nel corso delle indagini i militari dell’Arma hanno documentato collegamenti tra fornitori di droga olandesi e il gruppo criminale di Forcella capeggiato da Genny ‘a carogna. Il gruppo avrebbe organizzato l’importazione e il trasporto in Italia su autoarticolati di ingenti quantitativi di marijuana e gestito i rapporti con i capi e gestori di numerose piazze di spaccio nel territorio napoletano e nazionale. Sono stati cristallizzati, in continuità con l’operazione che a gennaio portò a circa 100 arresti, stabili contatti tra acquirenti di marijuana dei De Tommaso ed esponenti dello spaccio al dettaglio del Rione Traiano.