Roma, 5 feb. (Adnkronos Salute) - Con l’obiettivo di agevolare l’accesso allo screening dell’Hcv, causa dell'epatite C, è nato il progetto 'Straight to the Target', l’iniziativa di prevenzione e sensibilizzazione del Consiglio regionale del Lazio - presentata oggi a Roma nella sede di via della Pisana - che dà la possibilità ai dipendenti di sottoporsi gratuitamente, dalle 10 alle 17, a un test salivare che consente di ottenere un riscontro immediato. Una prima tappa si è tenuta lo scorso settembre alla presenza di numerose autorità di Senato e Camera, che hanno dato l’endorsement all’iniziativa. In tale occasione il presidente del Consiglio Regionale del Lazio aveva annunciato l’intenzione di porre la Regione quale benchmark nel contrasto alla patologia e al conseguimento del noto target dell'Organizzazione mondiale della sanità di eradicare la patologia entro il 2030.
L'iniziativa, organizzata da Cencora-Pharmalex e promossa dall’Associazione EpaC Ets, le società scientifiche Aisf e Simit - si legge in una nota - è stata realizzata in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare Epatiti virali e malattie del fegato, con il patrocinio del Consiglio regionale del Lazio e il contributo non condizionato di Gilead Italia e Abbvie. Le epatiti virali rappresentano ancora oggi una delle principali sfide per la sanità pubblica. Secondo l'Oms, circa 80 milioni di persone convivono con l'epatite C (Hcv), pari all'1,1% della popolazione mondiale. In Italia, si stima che circa 300 mila persone siano portatrici inconsapevoli del virus, di cui 35 mila risiedono in Lazio. Grazie ai progressi della ricerca scientifica degli ultimi anni, l'epatite C è divenuta una malattia completamente curabile. Tuttavia, per raggiungere l'obiettivo dell'Oms, resta ancora molto da fare in termini di diagnosi precoce e trattamento tempestivo, fondamentali per evitare il peggioramento della patologia.
Con il decreto Milleproroghe (d.l. 30 dicembre 2019, - convertito in legge 28 febbraio 2020, n.8), il governo ha stanziato 71,5 milioni di euro al fine di avviare un programma di screening gratuito volto all’eliminazione del virus Hcv. Dei suddetti 71,5 milioni di euro, 8,1 milioni sono stati corrisposti alla Regione Lazio. La campagna di screening è stata prorogata al 31 dicembre 2025 con Intesa sancita in Conferenza Stato – Regioni lo scorso 23 dicembre. "Il Consiglio regionale ritiene fondamentale ribadire l’importanza della prevenzione e degli screening, incominciando da un approccio culturale che deve considerare questi argomenti non più come un costo ma come un investimento – afferma Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio – Per questo motivo, nel mese di ottobre abbiamo lanciato il progetto 'Un Consiglio in Salute', con oltre 400 visite gratuite fatte in settori importanti come quello oncologico, cardiologico e oculistico".
Con l'iniziativa di oggi "5 febbraio - continua Aurigemma - continuiamo con la nostra campagna di sensibilizzazione, che questa volta riguarda l’obiettivo di eliminazione del virus Hcv, in Italia, entro il 2030. Per questo il Consiglio si è fatto promotore di dare seguito a tale impegno presentando e approvando lo scorso 15 gennaio l’Ordine del giorno, recante disposizioni per la prevenzione dell’infezione da virus Hcv – estensione screening con ampliamento alla coorte 1948-1968, impegnando la Giunta regionale ad avviare le opportune interlocuzioni con i ministeri competenti al fine di pervenire all’ampliamento della fascia della popolazione da sottoporre a screening; a valutare la possibilità di prevedere due programmi di screening distinti (basso rischio ed elevato rischio); a valutare il coinvolgimento di farmacie e medici di medicina generale con l’obiettivo di aumentare l’adesione, tramite l’esecuzione diretta dei test. Ritengo fondamentale lavorare in sinergia per raggiungere l’ultimo miglio nell’eliminazione del virus Hcv".
Tra le mura proprio del Consiglio regionale del Lazio, è quindi tornato 'Straight to the Target', reso possibile grazie alla collaborazione unica tra associazioni, clinici, industria e istituzioni centrali e locali.
"L’eliminazione dell’epatite C deve rimanere una priorità di salute pubblica, con un impegno politico forte e coeso per salvare vite e ridurre costi sociali ed economici – afferma Ivan Gardini, presidente Associazione EpaC Ets – Nel 2021 è stato avviato lo screening gratuito a livello nazionale per le persone nate tra il 1969 e il 1989, tossicodipendenti e detenuti, che ha permesso di identificare oltre 10 mila infezioni attive, ma potrebbero essere il doppio considerato che mancano i dati forniti dalle regioni dell'anno 2024. La proposta di legge Ddl S. 718 punta a stabilizzare lo screening fino al 2030, allargare le fasce di età, attuare campagne nazionali di sensibilizzazione, e non solo, per raggiungere un obiettivo storico. L’Italia può centrare l’obiettivo Oms grazie a una prevenzione efficace, a patto che l'eliminazione dell'epatite C torni ad essere una priorità nell'agenda di salute pubblica del governo".
Il nome dell’iniziativa - dettaglia la nota - sottolinea l'intento di agire in modo coeso, deciso e mirato per estendere lo screening gratuito e renderlo realmente esaustivo a tutela di tutta la popolazione.
"Accogliamo con piacere l’approvazione dell’Ordine del giorno con cui la Regione Lazio si impegna ad ampliare la fascia di popolazione coinvolta nello screening - spiega Massimo Andreoni, direttore Scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit)- Ci auguriamo che il tavolo tecnico regionale sull’epatite possa riprendere spedito per lavorare all’ampliamento anche ai nati tra il 1948 e il 1968 e raggiungere così l’obiettivo dell’Oms di eliminare l’Hcv entro il 2030. Lo screening è essenziale per diagnosticare precocemente. Le terapie attuali, efficaci in 8-16 settimane, eliminano completamente il virus. Per questo, più pazienti intercettiamo, più ne curiamo".
L'Epatite C "è curabile, ma è cruciale individuare i pazienti attraverso lo screening - conclude Vincenza Calvaruso, Segretario nazionale dell’Associazione italiana per lo studio del fegato (Aisf) - L'Hcv non trattato può portare a cirrosi, insufficienza epatica e cancro al fegato. Con l'iniziativa di screening 'Straight to the Target' vogliamo sottolineare l'importanza di identificare i pazienti ignari e garantirne l’accesso alle cure".
Cronaca
Lodi, insegnante accumula 1500 giorni di permessi e malattie in 6 anni per fare l’avvocato in Calabria. Arrestato
Tra malattie, congedo biennale per assistenza a familiare e aspettativa per motivi personali, aveva totalizzato in tutto oltre 1.500 giorni di assenza dall’Istituto Superiore di Codogno e dell’Istituto Merli-Villa Igea di Lodi, da cui era stato assunto come docente. In realtà, A.M., 55 anni, esercitava da avvocato in Calabria, a Vibo Valentia, dove era nato. La Guardia di Finanza di Lodi lo ha arrestato nei giorni scorsi, dopo un periodo di indagini.
Dal settembre 2011 al febbraio 2017, aveva totalizzato oltre 1500 giornate di assenza, coincidenti con gli interi periodi di lezione dell’anno scolastico. In questi cinque anni, il docente aveva partecipato a circa 250 udienze presso il Tribunale di Vibo Valentia, a 123 udienze presso il Giudice di Pace dello stesso luogo e a tre udienze al Tar di Catanzaro.
La scusa ‘medica’ dei periodi malattia era una diagnosi di ‘lombosciatalgia acuta’, patologia che dovrebbe esaurirsi in una finestra temporale di circa un mese, al massimo.
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Politica
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Roma, 5 feb. (Adnkronos) - La vicenda Almasri e' "un'onta di infamia sulla storia delle istituzioni di questo Paese. La capisco la nostra premier, era assai difficile, forse impossibile venire qui a schiena dritta a giustificare la scelta del suo governo di liberare un torturatore, uno stupratore di bambini, per questo ha inviato qui due onorevoli prestanome". Lo dice Nicola Fratoianni in aula alla Camera dopo le informative dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi sul caso Almasri.
(Adnkronos) - "Ci dica chi l'ha torturata visto che, in nome della ricostruzione che ci ha fornito, ha giustificato una scelta politica e consentito che un criminale venisse liberato e rimandato a casa. Non è stato un passacarte, è stato fino in fondo un'autorità politica - aggiunge Fratoianni - Avete raccontato bugie, siete degli imbroglioni, avete umiliato gli uomini delle forze dell'ordine che avevano fatto il loro dovere arrestando Almasri".
Roma, 5 feb. (Adnkronos) - "Quello che accade nei lager libici è inaccettabile per qualsiasi cittadino italiano. Non possiamo rimanere indifferenti. Io mi aspettavo di sentire dal governo come intende operare in Libia. Non basta il Piano Mattei, non bastano le nostre risorse, servono quelle europee per ricostruire pace e stabilità in Libia". Lo dice Ettore Rosato di Azione in aula alla Camera dopo l'informativa dei ministri della Giustizia e dell'Interno Carlo Nordio e Matteo Piantedosi sul caso Almasri.
Rosato interviene anche sull'attacco alla magistratura: "Io non penso che a ogni atto di un magistrato, se non siamo d'accordo dobbiamo dire che è un attacco. Non è che ogni volta ci deve essere uno scontro. Io penso che non sia corretto che un pm prende una denuncia di otto righe e questa si trasforma in un atto d'accusa verso il premier e i ministri. Non è utile, perché non è un atto dovuto. Ma non possiamo trasformare tutto in uno scontro. Dobbiamo recuperare un dialogo serio".
Roma, 5 feb. (Adnkronos Salute) - "Con l'iniziativa di oggi 'Straight to te target - free Hcv screening' continua l'impegno del Consiglio regionale del Lazio in materia di prevenzione. Nel mese di ottobre, infatti, abbiamo lanciato il progetto 'Un Consiglio in Salute': dopo gli screening fatti a dicembre per le malattie cardiologiche, oncologiche e diabetologiche, oggi promuoviamo la prevenzione sull'epatite C, una patologia importante che, secondo l'Oms, coinvolge oltre 80 milioni di persone a livello globale, 300mila in Italia, di cui 35mila nel Lazio, e che vogliamo contrastare con obiettivi importanti". Così Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio in occasione della presentazione - oggi a Roma nella sede del Consiglio regionale del Lazio - di 'Straight to the Target', progetto di prevenzione e sensibilizzazione che dà la possibilità ai dipendenti di sottoporsi gratuitamente a un test salivare per Hcv che consente di ottenere un riscontro immediato.
"Siamo sempre più convinti - aggiunge Aurigemma - che va cambiata la cultura della prevenzione, che non è un costo per la nostra sanità, ma deve diventare un investimento. I dati scientifici che vengono pubblicati su riviste internazionali, dimostrano l'utilità della prevenzione non solo nei confronti dei pazienti che possono evitare, prevenire o addirittura stemperare le conseguenze delle malattie, ma soprattutto l'utilità e il guadagno economico da parte della sanità che potrebbe risparmiare importanti risorse da investire in altri settori. Dobbiamo affrontare un cambiamento di cultura non solo da parte dei cittadini ma anche da parte di chi amministra la sanità. È un obiettivo importante che anche come conferenza dei presidenti dell'Assemblee legislative stiamo cercando di diffondere in tutte le regioni d'Italia".
L'iniziativa di oggi nasce da un dato. "Si stima che circa 300 mila persone siano portatrici inconsapevoli del virus, di cui 35mila risiedono in Lazio: sono numeri preoccupanti - commenta Aurigemma - Ma l'impegno è anche per altre patologie, come quelle da papillomavirus e la bronchiolite. La diffusione della vaccinazione è ormai un dato fondamentale".
"Dobbiamo continuare a lavorare su una cultura che va cambiata, non soltanto da parte dei cittadini e pazienti, ma anche da parte degli amministratori che, troppo spesso" non indirizzano abbastanza risorse economiche "sulla prevenzione e sugli screening che sono fondamentali per riuscire ad abbattere fenomeni che purtroppo hanno impatti molto rilevanti sulla popolazione italiana", prosegue Aurigemma.
Attualmente "stiamo cercando di allargare" questo progetto "anche ai territori confinanti - spiega - Stiamo sentendo i presidenti delle Province per poter portare questo progetto all'interno" dei luoghi "di lavoro. Abbiamo visto che, nonostante le numerose campagne di prevenzione lanciate nei confronti dei cittadini al compimento del 40esimo e 50esimo anno di età, la percentuale delle persone che ricevono lettere per fare esami gratuiti è intorno al 20-25%". Invece, quando si fa questa proposta nei luoghi di lavoro, "la percentuale cambia notevolmente: siamo intorno all'80-90%".
La prevenzione promossa a dicembre "ha portato", nella sede regionale, "oltre 410 persone a fare screening, su un numero di collaboratori intorno a 500-550 persone. Quindi, entrare nel mondo lavorativo, entrare negli ambienti dove si fa comunità - conclude - porta sicuramente a dei risultati e percentuali molto più alte di adesione".
Roma, 5 feb. (Adnkronos Salute) - "L'infezione da Epatite C (Hcv) è una patologia curabile e guaribile, allo stato attuale, con dei farmaci estremamente potenti e dotati di pochissimi effetti collaterali. Per questa ragione è estremamente importante identificare i soggetti portatori dell'infezione per poter instaurare approcci terapeutici in maniera tempestiva". Lo ha detto Giuseppe Marrone, membro del comitato coordinatore Aisf, Associazione italiana studio fegato in occasione della presentazione - questa mattina a Roma nella sede del Consiglio regionale del Lazio - di "Straight to the Target", l'iniziativa di prevenzione e sensibilizzazione sul virus dell'epatite C che rientra nel progetto 'Un consiglio in Salute' promosso dal Consiglio Regionale del Lazio con la possibilità per i dipendenti di sottoporsi gratuitamente a un test salivare per Hcv. Organizzata da Cencora-Pharmalex e promossa dall’Associazione EpaC-Ets, Aisf e Simit, l'iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare Epatiti virali e malattie del fegato, con il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio e il contributo non condizionato di Gilead Italia e Abbvie.
"In quest'ottica il ruolo delle associazioni scientifiche, e di Aisf in particolare - aggiunge Marrone - è quello di fornire dati a supporto dello screening per poter identificare i soggetti portatori del virus ed eradicare l'infezione da Hcv, l'obiettivo, estremamente ambizioso, posto dall'Organizzazione mondiale della sanità - per il quale tanto si è fatto ma tanto sia sta ancora facendo - per ridurre l'impatto di questa infezione sulla salute pubblica a livello nazionale".
"L'infezione cronica da Hcv - sottolinea ’esperto - è una condizione in cui la presenza di un virus all'interno dell'organismo determina un danno persistente del fegato" e, "in ultima istanza, lo sviluppo di una malattia cronica come la cirrosi epatica che a sua volta si può complicare con il tumore del fegato". Iniziative come quella di oggi "sono importantissime perché permettono di aumentare la sensibilità sul problema e quindi far vedere come, con dei test estremamente semplici e banali, è possibile porre una diagnosi di una malattia potenzialmente letale" conclude.
Roma, 5 feb. (Adnkronos Salute) - "Allargare la fascia dello screening" per l’epatite C (Hcv) "e stabilizzarla fino al 2030, riservando le risorse che sono necessarie". A tale proposito "esiste anche una proposta di legge". Così Ivan Gardini, presidente Associazione EpaC-Ets in occasione della presentazione - oggi a Roma - di "Straight to the Target", progetto di prevenzione e sensibilizzazione promossa dal Consiglio Regionale del Lazio che dà la possibilità ai dipendenti di sottoporsi gratuitamente a un test salivare per Hcv (dalle 10 alle 17) che consente di ottenere un riscontro immediato. Organizzata da Cencora-Pharmalex e promossa dall’Associazione EpaC-Ets, Aisf e Simit, l'iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare Epatiti virali e malattie del fegato, con il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio e il contributo non condizionato di Gilead Italia e Abbvie.
"Il target è di arrivare a screenare almeno l'80-85% della popolazione. In questo momento non siamo arrivati a questa quota. L'unico sistema per raggiungere il target è stabilizzare lo screening, almeno fino al 2030. La fascia di popolazione" interessata è quella "dove c'è maggiore prevalenza", cioè in chi ha più "di 50 anni. Questo è il sistema più veloce perché le regioni si possono organizzare meglio - spiega Gardini - Non possiamo continuare a prorogare di anno in anno e definire lo screening sperimentale. Stabilizzando lo screening" inoltre "si possono effettuare campagne nazionali: in questo momento vengono fatte a livello regionale, differenti l'una dall'altra. Questo non è il problema, ma una campagna nazionale avrebbe veramente un impatto maggiore. Bisognerebbe poi coinvolgere anche le farmacie e i medici di famiglia".
In questo momento le persone diagnosticate con infezione da virus dell’epatite C "sono rimaste davvero poche - osserva Gardini - Lo sappiamo perché i nostri associati, al 90-95% sono già stati tutti curati. Probabilmente c'è uno zoccolo duro di persone che ancora non vanno a curarsi perché, probabilmente, si ricordano delle vecchie terapie, davvero molto pesanti, e quindi sono probabilmente mal informati, oppure" hanno "informazioni fuorvianti. Probabilmente vivono nella inconsapevolezza del danno a cui possono andare incontro. Questo è il vero problema. Noi lavoriamo tantissimo per informare del pericolo di un'evoluzione in cirrosi, tumore e tutte le complicanze che ci possono essere. Chi è in cura - conclude - sicuramente non ha grossi problemi perché" le terapie disponibili hanno "davvero modestissimi effetti collaterali".
Roma, 5 feb. (Adnkronos Salute) - Con l’obiettivo di agevolare l’accesso allo screening dell’Hcv, causa dell'epatite C, è nato il progetto 'Straight to the Target', l’iniziativa di prevenzione e sensibilizzazione del Consiglio regionale del Lazio - presentata oggi a Roma nella sede di via della Pisana - che dà la possibilità ai dipendenti di sottoporsi gratuitamente, dalle 10 alle 17, a un test salivare che consente di ottenere un riscontro immediato. Una prima tappa si è tenuta lo scorso settembre alla presenza di numerose autorità di Senato e Camera, che hanno dato l’endorsement all’iniziativa. In tale occasione il presidente del Consiglio Regionale del Lazio aveva annunciato l’intenzione di porre la Regione quale benchmark nel contrasto alla patologia e al conseguimento del noto target dell'Organizzazione mondiale della sanità di eradicare la patologia entro il 2030.
L'iniziativa, organizzata da Cencora-Pharmalex e promossa dall’Associazione EpaC Ets, le società scientifiche Aisf e Simit - si legge in una nota - è stata realizzata in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare Epatiti virali e malattie del fegato, con il patrocinio del Consiglio regionale del Lazio e il contributo non condizionato di Gilead Italia e Abbvie. Le epatiti virali rappresentano ancora oggi una delle principali sfide per la sanità pubblica. Secondo l'Oms, circa 80 milioni di persone convivono con l'epatite C (Hcv), pari all'1,1% della popolazione mondiale. In Italia, si stima che circa 300 mila persone siano portatrici inconsapevoli del virus, di cui 35 mila risiedono in Lazio. Grazie ai progressi della ricerca scientifica degli ultimi anni, l'epatite C è divenuta una malattia completamente curabile. Tuttavia, per raggiungere l'obiettivo dell'Oms, resta ancora molto da fare in termini di diagnosi precoce e trattamento tempestivo, fondamentali per evitare il peggioramento della patologia.
Con il decreto Milleproroghe (d.l. 30 dicembre 2019, - convertito in legge 28 febbraio 2020, n.8), il governo ha stanziato 71,5 milioni di euro al fine di avviare un programma di screening gratuito volto all’eliminazione del virus Hcv. Dei suddetti 71,5 milioni di euro, 8,1 milioni sono stati corrisposti alla Regione Lazio. La campagna di screening è stata prorogata al 31 dicembre 2025 con Intesa sancita in Conferenza Stato – Regioni lo scorso 23 dicembre. "Il Consiglio regionale ritiene fondamentale ribadire l’importanza della prevenzione e degli screening, incominciando da un approccio culturale che deve considerare questi argomenti non più come un costo ma come un investimento – afferma Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio – Per questo motivo, nel mese di ottobre abbiamo lanciato il progetto 'Un Consiglio in Salute', con oltre 400 visite gratuite fatte in settori importanti come quello oncologico, cardiologico e oculistico".
Con l'iniziativa di oggi "5 febbraio - continua Aurigemma - continuiamo con la nostra campagna di sensibilizzazione, che questa volta riguarda l’obiettivo di eliminazione del virus Hcv, in Italia, entro il 2030. Per questo il Consiglio si è fatto promotore di dare seguito a tale impegno presentando e approvando lo scorso 15 gennaio l’Ordine del giorno, recante disposizioni per la prevenzione dell’infezione da virus Hcv – estensione screening con ampliamento alla coorte 1948-1968, impegnando la Giunta regionale ad avviare le opportune interlocuzioni con i ministeri competenti al fine di pervenire all’ampliamento della fascia della popolazione da sottoporre a screening; a valutare la possibilità di prevedere due programmi di screening distinti (basso rischio ed elevato rischio); a valutare il coinvolgimento di farmacie e medici di medicina generale con l’obiettivo di aumentare l’adesione, tramite l’esecuzione diretta dei test. Ritengo fondamentale lavorare in sinergia per raggiungere l’ultimo miglio nell’eliminazione del virus Hcv".
Tra le mura proprio del Consiglio regionale del Lazio, è quindi tornato 'Straight to the Target', reso possibile grazie alla collaborazione unica tra associazioni, clinici, industria e istituzioni centrali e locali.
"L’eliminazione dell’epatite C deve rimanere una priorità di salute pubblica, con un impegno politico forte e coeso per salvare vite e ridurre costi sociali ed economici – afferma Ivan Gardini, presidente Associazione EpaC Ets – Nel 2021 è stato avviato lo screening gratuito a livello nazionale per le persone nate tra il 1969 e il 1989, tossicodipendenti e detenuti, che ha permesso di identificare oltre 10 mila infezioni attive, ma potrebbero essere il doppio considerato che mancano i dati forniti dalle regioni dell'anno 2024. La proposta di legge Ddl S. 718 punta a stabilizzare lo screening fino al 2030, allargare le fasce di età, attuare campagne nazionali di sensibilizzazione, e non solo, per raggiungere un obiettivo storico. L’Italia può centrare l’obiettivo Oms grazie a una prevenzione efficace, a patto che l'eliminazione dell'epatite C torni ad essere una priorità nell'agenda di salute pubblica del governo".
Il nome dell’iniziativa - dettaglia la nota - sottolinea l'intento di agire in modo coeso, deciso e mirato per estendere lo screening gratuito e renderlo realmente esaustivo a tutela di tutta la popolazione.
"Accogliamo con piacere l’approvazione dell’Ordine del giorno con cui la Regione Lazio si impegna ad ampliare la fascia di popolazione coinvolta nello screening - spiega Massimo Andreoni, direttore Scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit)- Ci auguriamo che il tavolo tecnico regionale sull’epatite possa riprendere spedito per lavorare all’ampliamento anche ai nati tra il 1948 e il 1968 e raggiungere così l’obiettivo dell’Oms di eliminare l’Hcv entro il 2030. Lo screening è essenziale per diagnosticare precocemente. Le terapie attuali, efficaci in 8-16 settimane, eliminano completamente il virus. Per questo, più pazienti intercettiamo, più ne curiamo".
L'Epatite C "è curabile, ma è cruciale individuare i pazienti attraverso lo screening - conclude Vincenza Calvaruso, Segretario nazionale dell’Associazione italiana per lo studio del fegato (Aisf) - L'Hcv non trattato può portare a cirrosi, insufficienza epatica e cancro al fegato. Con l'iniziativa di screening 'Straight to the Target' vogliamo sottolineare l'importanza di identificare i pazienti ignari e garantirne l’accesso alle cure".