Il Miur assegna i fondi per i progetti ma, con una modifica in corso d’opera, la sovrattassa d’Ateneo passa dal 10% delle spese generali al 13% del totale finanziato, per una differenza di oltre un milione di euro. Serviti non per la ricerca, ma per spese di sistema e stipendi e per far quadrare i conti con lo scopo di non perdere il finanziamento. Una modifica che, insieme ad altre condizione imposte a progetti già iniziati, due professori dell’Università di Foggia non hanno voluto accettare. Come è finita? Che sono stati rimossi e sostituiti da altri professori, alcuni dei quali avrebbero firmato dei time sheet falsi, rendicontando ore lavorative precedenti alla data in cui sono subentrati ai due colleghi. Questa, almeno, la denuncia contenuta nell’esposto per falso in atto pubblico e frode al Miur presentato un anno fa dai due docenti del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente dell’Università di Foggia. Esposto di cui dà notizia il quotidiano foggiano l’Attacco e che ilfattoquotidiano.it ha potuto consultare. Nella denuncia Alessandro Del Nobile e Diego Centonze, professori ordinari presso l’Università, segnalano presunte irregolarità nella rendicontazione del Pon Ricerca e Competitività 2007- 2013, ottenuto dai gruppi di ricerca del Distretto Agroalimentare Regionale, il DA.Re, tra i cui soci c’è anche l’Ateneo foggiano. Irregolarità che sarebbero avvenute dopo la loro sostituzione. Contattati da ilfattoquotidiano.it il rettore dell’Università di Foggia Maurizio Ricci e Milena Sinigaglia, prorettore dell’Università e presidente del DA.Re si dicono “assolutamente fiduciosi circa l’intervento della magistratura” e sulla possibilità che tutto sarà chiarito “rilevando ovviamente la piena legittimità dell’operato del DA.Re sia per le contestazioni sollevate, sia per l’effettiva consistenza scientifica dei progetti elaborati dal Distretto”.
I PROGETTI – Tre i progetti per i quali secondo i due docenti, invece, sarebbero stati consegnati documenti falsi e rendicontazioni irregolari: il Pro.Ali.Fun sulla produzione di alimenti funzionali, l’Info-Pack, acronimo di “Soluzioni innovative di Packaging per il prolungamento della shelf life dei prodotti alimentari (di cui Del Nobile era responsabile scientifico) e il SiMiSa sugli strumenti innovativi per il miglioramento della sicurezza alimentare. Progetti finanziati nell’ambito del Pon Ricerca e Competitività 2007-2013, con l’obiettivo di promuovere iniziative nei campi della ricerca scientifica, della competitività e dell’innovazione industriale in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. In totale 6 miliardi di euro, di cui la metà assicurata dal cofinanziamento dell’Ue tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. In vista di un decreto emesso a ottobre 2010 dal Miur, il DA.Re ha emanato un avviso per sollecitare la presentazione di idee progettuali nel settore agroalimentare. Quelle idonee sono state raggruppate in cinque macroprogetti da presentare al Ministero. Per essi al DA.Re sono arrivati oltre 40 milioni di euro (utilizzati da enti di tutta la regione). Dieci sono andati all’Università di Foggia. Al fine del finanziamento erano fondamentali le specifiche competenze, esperienze e professionalità dei docenti che avevano preso parte all’ideazione e alla stesura del progetto.
LA RENDICONTAZIONE DELLE SPESE – Necessaria una premessa. I progetti si dividono in due macrocategorie: quelli per i quali c’è bisogno esclusivamente di una rendicontazione scientifica, ossia di dimostrare che l’obiettivo è stato raggiunto e quelli per i quali è necessario anche una rendicontazione economica. In quest’ultimo caso, bisogna fornire giustificativi (come fatture e cedolini) per le varie voci di spesa (dal personale, alle consulenze) tranne una, quella delle “spese generali”, per le quale il Ministero non chiede giustificativi, calcolandole in modo forfettario sul costo del personale. Nel caso specifico, mentre a titolo di cofinanziamento l’Università di Foggia ha messo a disposizione del progetto il proprio personale docente per un determinato ‘monte ore’, a titolo di autofinanziamento, in base al regolamento in vigore quando il progetto è partito, l’Università avrebbe incamerato una quota pari al 10% delle spese generali (quelle non rendicontabili). Si tratta della cosiddetta overhead, una percentuale decurtata dal budget a disposizione del docente. Con queste premesse il progetto è è stato avviato il 1 novembre 2011, senza che si avesse conferma, come spesso accade, che i soldi sarebbero arrivati. Conferma giunta solo molti mesi dopo.
Nel frattempo, però, l’Ateneo ha dovuto fare i conti con la riduzione del Fondi di finanziamento ordinario, una delle principali fonti di entrata per le università italiane. Nella seduta del CdA dell’Università tenutasi il 26 febbraio del 2013 l’allora pro rettore Giuseppe Carrieri ha ricordato proprio la riduzione del FFO del 5%, pari ad una decurtazione di 5 milioni di euro nel periodo 2008-2012. Una batosta, dato che il costo stimato del personale nel 2013 superava i 37 milioni di euro. Cosa si è deciso di fare? È stato nominato un gruppo di lavoro con il compito di proporre una revisione del regolamento in vigore in materia di autofinanziamento. E la soluzione è stata trovata eccome: si è deciso di aumentare l’overhead dal 10% delle spese generali al 13%, ma stavolta del finanziamento totale. In pratica è stata modificata retroattivamente non solo la quota dell’autofinanziamento, ma anche il parametro di riferimento di tale percentuale che non era più quello delle spese generali bensì quello del budget complessivo del progetto. Nella denuncia, inoltre, si specifica che per il 5% queste risorse andavano a “spese amministrative di supporto al progetto”, per l’8% a “costi generali dell’Ateneo”. Tanto che in un seduta della giunta del Dipartimento di Scienze Agrarie, la stessa giunta ha definito il contributo dell’8% per i costi generali dell’Ateneo come “eccessivo e tale da poter compromettere l’esecuzione stessa dei progetti”.
LA SOSTITUZIONE DEI DOCENTI – Ma le modifiche non si sono limitate solo agli aspetti economici. Del Nobile e Centonze denunciano che, in base a quanto stabilito dal cda, i docenti responsabili avrebbero dovuto garantire il pieno raggiungimento degli obiettivi progettuali, nonostante i fondi fossero ridotti rispetto a quelli iniziali, attraverso un atto di impegno. I due docenti, Del Nobile e Centonze, autori dei 3 progetti, si sono rifiutati. Il risultato? Dopo un anno e mezzo di lavoro su quei progetti, sono stati rimossi, insieme ai loro collaboratori e sostituiti da altri colleghi il 10 aprile 2013. E non tutti i nuovi docenti, secondo la denuncia, hanno dovuto firmare l’atto d’impegno che a loro era stato imposto. Di più. L’erogazione del finanziamento dei progetti era condizionata dalla rendicontazione anche dei costi per il personale calcolati in ore di lavoro. Pur di incamerare i fondi, secondo i due professori, 15 docenti avrebbero firmato dei time sheet falsi, rendicontando ore lavorative precedenti al 10 aprile del 2013, quando ancora non erano impegnati su quei progetti, perché in quel periodo Del Nobile e Centonze non erano ancora stati sostituiti.
LA REPLICA DELL’UNIVERSITÀ – “Quanto agli accertamenti della Magistratura attraverso la Guardia di Finanza desideriamo solo ricordare che questo Ateneo ormai da diversi anni ha con tale Corpo proficui e intensi rapporti di collaborazione, finalizzati all’emersione di irregolarità e alla cultura della legalità” hanno dichiarato rettore e prorettore dell’Università, aggiungendo: “Saremmo, comunque, ben felici di collaborare con la Guardia di Finanza, se non fosse che nessun sequestro degli atti – ad oggi – è mai avvenuto né presso il DA.Re, né presso l’Università di Foggia”.
Cronaca
Foggia, esposto di due professori contro l’università: “Parte dei fondi Miur per la ricerca utilizzati per altro”
Secondo i due docenti (poi rimossi dall'ateneo dopo il rifiuto a sottoscrivere modifiche retroattive nei loro progetti finanziati dal ministero) hanno presentato in Procura una denuncia per falso in atto pubblico e frode. Il rettore: "Siamo fiduciosi circa l’intervento della magistratura"
Il Miur assegna i fondi per i progetti ma, con una modifica in corso d’opera, la sovrattassa d’Ateneo passa dal 10% delle spese generali al 13% del totale finanziato, per una differenza di oltre un milione di euro. Serviti non per la ricerca, ma per spese di sistema e stipendi e per far quadrare i conti con lo scopo di non perdere il finanziamento. Una modifica che, insieme ad altre condizione imposte a progetti già iniziati, due professori dell’Università di Foggia non hanno voluto accettare. Come è finita? Che sono stati rimossi e sostituiti da altri professori, alcuni dei quali avrebbero firmato dei time sheet falsi, rendicontando ore lavorative precedenti alla data in cui sono subentrati ai due colleghi. Questa, almeno, la denuncia contenuta nell’esposto per falso in atto pubblico e frode al Miur presentato un anno fa dai due docenti del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente dell’Università di Foggia. Esposto di cui dà notizia il quotidiano foggiano l’Attacco e che ilfattoquotidiano.it ha potuto consultare. Nella denuncia Alessandro Del Nobile e Diego Centonze, professori ordinari presso l’Università, segnalano presunte irregolarità nella rendicontazione del Pon Ricerca e Competitività 2007- 2013, ottenuto dai gruppi di ricerca del Distretto Agroalimentare Regionale, il DA.Re, tra i cui soci c’è anche l’Ateneo foggiano. Irregolarità che sarebbero avvenute dopo la loro sostituzione. Contattati da ilfattoquotidiano.it il rettore dell’Università di Foggia Maurizio Ricci e Milena Sinigaglia, prorettore dell’Università e presidente del DA.Re si dicono “assolutamente fiduciosi circa l’intervento della magistratura” e sulla possibilità che tutto sarà chiarito “rilevando ovviamente la piena legittimità dell’operato del DA.Re sia per le contestazioni sollevate, sia per l’effettiva consistenza scientifica dei progetti elaborati dal Distretto”.
I PROGETTI – Tre i progetti per i quali secondo i due docenti, invece, sarebbero stati consegnati documenti falsi e rendicontazioni irregolari: il Pro.Ali.Fun sulla produzione di alimenti funzionali, l’Info-Pack, acronimo di “Soluzioni innovative di Packaging per il prolungamento della shelf life dei prodotti alimentari (di cui Del Nobile era responsabile scientifico) e il SiMiSa sugli strumenti innovativi per il miglioramento della sicurezza alimentare. Progetti finanziati nell’ambito del Pon Ricerca e Competitività 2007-2013, con l’obiettivo di promuovere iniziative nei campi della ricerca scientifica, della competitività e dell’innovazione industriale in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. In totale 6 miliardi di euro, di cui la metà assicurata dal cofinanziamento dell’Ue tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. In vista di un decreto emesso a ottobre 2010 dal Miur, il DA.Re ha emanato un avviso per sollecitare la presentazione di idee progettuali nel settore agroalimentare. Quelle idonee sono state raggruppate in cinque macroprogetti da presentare al Ministero. Per essi al DA.Re sono arrivati oltre 40 milioni di euro (utilizzati da enti di tutta la regione). Dieci sono andati all’Università di Foggia. Al fine del finanziamento erano fondamentali le specifiche competenze, esperienze e professionalità dei docenti che avevano preso parte all’ideazione e alla stesura del progetto.
LA RENDICONTAZIONE DELLE SPESE – Necessaria una premessa. I progetti si dividono in due macrocategorie: quelli per i quali c’è bisogno esclusivamente di una rendicontazione scientifica, ossia di dimostrare che l’obiettivo è stato raggiunto e quelli per i quali è necessario anche una rendicontazione economica. In quest’ultimo caso, bisogna fornire giustificativi (come fatture e cedolini) per le varie voci di spesa (dal personale, alle consulenze) tranne una, quella delle “spese generali”, per le quale il Ministero non chiede giustificativi, calcolandole in modo forfettario sul costo del personale. Nel caso specifico, mentre a titolo di cofinanziamento l’Università di Foggia ha messo a disposizione del progetto il proprio personale docente per un determinato ‘monte ore’, a titolo di autofinanziamento, in base al regolamento in vigore quando il progetto è partito, l’Università avrebbe incamerato una quota pari al 10% delle spese generali (quelle non rendicontabili). Si tratta della cosiddetta overhead, una percentuale decurtata dal budget a disposizione del docente. Con queste premesse il progetto è è stato avviato il 1 novembre 2011, senza che si avesse conferma, come spesso accade, che i soldi sarebbero arrivati. Conferma giunta solo molti mesi dopo.
Nel frattempo, però, l’Ateneo ha dovuto fare i conti con la riduzione del Fondi di finanziamento ordinario, una delle principali fonti di entrata per le università italiane. Nella seduta del CdA dell’Università tenutasi il 26 febbraio del 2013 l’allora pro rettore Giuseppe Carrieri ha ricordato proprio la riduzione del FFO del 5%, pari ad una decurtazione di 5 milioni di euro nel periodo 2008-2012. Una batosta, dato che il costo stimato del personale nel 2013 superava i 37 milioni di euro. Cosa si è deciso di fare? È stato nominato un gruppo di lavoro con il compito di proporre una revisione del regolamento in vigore in materia di autofinanziamento. E la soluzione è stata trovata eccome: si è deciso di aumentare l’overhead dal 10% delle spese generali al 13%, ma stavolta del finanziamento totale. In pratica è stata modificata retroattivamente non solo la quota dell’autofinanziamento, ma anche il parametro di riferimento di tale percentuale che non era più quello delle spese generali bensì quello del budget complessivo del progetto. Nella denuncia, inoltre, si specifica che per il 5% queste risorse andavano a “spese amministrative di supporto al progetto”, per l’8% a “costi generali dell’Ateneo”. Tanto che in un seduta della giunta del Dipartimento di Scienze Agrarie, la stessa giunta ha definito il contributo dell’8% per i costi generali dell’Ateneo come “eccessivo e tale da poter compromettere l’esecuzione stessa dei progetti”.
LA SOSTITUZIONE DEI DOCENTI – Ma le modifiche non si sono limitate solo agli aspetti economici. Del Nobile e Centonze denunciano che, in base a quanto stabilito dal cda, i docenti responsabili avrebbero dovuto garantire il pieno raggiungimento degli obiettivi progettuali, nonostante i fondi fossero ridotti rispetto a quelli iniziali, attraverso un atto di impegno. I due docenti, Del Nobile e Centonze, autori dei 3 progetti, si sono rifiutati. Il risultato? Dopo un anno e mezzo di lavoro su quei progetti, sono stati rimossi, insieme ai loro collaboratori e sostituiti da altri colleghi il 10 aprile 2013. E non tutti i nuovi docenti, secondo la denuncia, hanno dovuto firmare l’atto d’impegno che a loro era stato imposto. Di più. L’erogazione del finanziamento dei progetti era condizionata dalla rendicontazione anche dei costi per il personale calcolati in ore di lavoro. Pur di incamerare i fondi, secondo i due professori, 15 docenti avrebbero firmato dei time sheet falsi, rendicontando ore lavorative precedenti al 10 aprile del 2013, quando ancora non erano impegnati su quei progetti, perché in quel periodo Del Nobile e Centonze non erano ancora stati sostituiti.
LA REPLICA DELL’UNIVERSITÀ – “Quanto agli accertamenti della Magistratura attraverso la Guardia di Finanza desideriamo solo ricordare che questo Ateneo ormai da diversi anni ha con tale Corpo proficui e intensi rapporti di collaborazione, finalizzati all’emersione di irregolarità e alla cultura della legalità” hanno dichiarato rettore e prorettore dell’Università, aggiungendo: “Saremmo, comunque, ben felici di collaborare con la Guardia di Finanza, se non fosse che nessun sequestro degli atti – ad oggi – è mai avvenuto né presso il DA.Re, né presso l’Università di Foggia”.
Articolo Precedente
Terremoto Centro Italia, cinque indagati per i crolli delle case popolari di Amatrice: “Pilastri molto sottili”
Articolo Successivo
Napoli come Raqqa? Forse il Sun non ha tutti i torti
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Zelensky alla Casa Bianca, Trump: “Fai l’accordo o siamo fuori! Giochi con la terza guerra mondiale, non hai tu le carte”. La replica: “Non sono qui per giocare”
Economia & Lobby
Caro bollette, il governo vara aiuti solo per tre mesi. I consumatori: “Beffa”. A febbraio risale l’inflazione (+1,7%): i rischi per l’economia
Cronaca
Le chat di Fdi sulla strage di Bologna, i familiari delle vittime: “Vogliono riscrivere la storia”
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - "Non levatemi i miei sogni", cantava Vincenzo Capua nel brano autobiografico 'Faccio il cantautore' che dava il titolo al suo album uscito l'anno scorso. E adesso quella stessa passione lo porterà sabato 8 marzo sul palco della finale del San Marino Song Contest, il concorso che incoronerà l'artista che rappresenterà la Repubblica del Titano all'Eurovision Song Contest. Capua, entrato tra i 20 finalisti, presenta al concorso di San Marino il brano inedito 'Sei sempre tu'. Una scelta coraggiosa, visto che il concorso permette di presentare anche brani già pubblicati, purché usciti non prima di settembre 2024. "Certo, ci sono brani già noti, quello di Gabry Ponte poi è già un tormentone. E questo probabilmente è un bene per lui perché è già nelle orecchie e nel cuore del pubblico e della giuria. Però è previsto dal regolamento che si possano portare anche brani già editi, quindi è stata una mia precisa scelta presentarmi con un inedito. Ho voluto lavorare a questo pezzo come fosse per Sanremo. Mi piace che questa canzone venga scoperta per l'occasione: sarà più complicato ma anche più emozionante", dice Capua, classe 1989, in un'intervista all'Adnkronos.
Il brano che l'artista romano, noto anche come conduttore radiofonico e per le sue partecipazioni a Castrocaro, all'Edicola Fiore e a 'L'anno che verrà', presenterà sul palco del Teatro Nuovo di Dogana "è una canzone che ho scritto recentemente ed è molto autobiografica - spiega Capua - un brano che parla di amore e di forza interiore, della lotta costante che ognuno affronta con i propri demoni interiori e che in qualche modo si vince quando si ha accanto una persona che ti ama, ti supporta e a volte ti sopporta". 'Sei sempre tu', che uscirà solo il giorno prima della finale, il 7 marzo, è prodotto dall'etichetta della Nazionale italiana cantanti ("voglio ringraziare la Nazionale di cui faccio parte perché ha prodotto già il mio album e continua a produrre le mie canzoni", dice) ed è dedicato idealmente alla compagna dell'artista: "Alla mia compagna Claudia - spiega - con cui convivo da tanti anni. Lei è la mia musa ispiratrice. Abbiamo una bellissima famiglia allargata composta anche dai nostri figli, avuti da precedenti relazioni. Mia figlia Giorgia, già molto appassionata di musica, e Gaia e Diego". Per Capua, 'Sei sempre tu' è "il primo singolo del nuovo album che spero di far uscire entro la fine di quest'anno", sottolinea. Mentre si dice contento di ritrovare a San Marino anche Pierdavide Carone (in gara con il brano 'Mi vuoi sposare?', ndr.) con il quale ha duettato in 'Ci credi ancora', uno dei brani dell'album 'Faccio il cantautore' uscito l'anno scorso.
Un album la cui title-track era dedicata proprio alla vita non sempre facile di chi vuol fare il cantautore: "Ho voluto scrivere quella canzone proprio per chi come me deve scontrarsi ogni giorno con gli alti e bassi di questo mestiere, che spesso non viene riconosciuto perché appunto è considerato poco sicuro e instabile, rispetto al mito del posto fisso che Checco Zalone ha raccontato tanto bene. Ma forse qualcosa sta cambiando se anche a Sanremo c'è stato un grande ritorno di cantautori, che hanno ottenuto risultati importanti. Questa edizione è stata un po' la rivincita dei cantautori", rimarca.
Quanto ai pronostici su San Marino, il commento di Capua è all'insegna del fair play: "Ci sono tanti artisti importanti che hanno molte più possibilità di me di vincere. Per me la vittoria è essere lì in finale a presentare la mia musica. Poi può succedere di tutto. Ma quello che voglio è dare il massimo e fare bene la mia performance", conclude. (di Antonella Nesi)
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - "Penso che dire oggi 'o si fa l'Europa o si muore', sia assolutamente giusto e condivisibile. Lo diciamo da tempo. E a maggior ragione oggi di fronte all'aggressione di Trump e delle destre nazionaliste sostenute da autocrati come Putin e lo stesso presidente Usa". Nicola Fratoianni risponde così interpellato dall'Adnkronos sulla proposta di una piazza per l'Europa lanciata da Michele Serra su Repubblica.
"Ma perchè l'Europa si faccia, e si salvi, ha bisogno di capire quale è la sua prospettiva che per noi non può che essere quella di un'Europa di pace e non quella di scorporare dal patto di stabilità, le spese per il riarmo, ma che lo faccia semmai per la spesa sociale, per politiche industriali che vadano verso la transizione verde".
"Se dovesse continuare a ripetere gli errori che oggi la rendono così fragile, l'Europa non solo non si farà, ma rischia di non farcela. Occorre avere chiara questa prospettiva. Detto questo bene l'appello di Michele Serra ma non basta evocazioni, servono scelte politiche".
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - "Soltanto unita l'Europa può fare da contraltare a Trump, e tra l'altro può farlo anche chiedendo il rispetto dei diritti e dell'ambiente, cose che per Trump sono inconcepibili: ecco perché prova a dividerci e a sgretolare l'Ue. Giorgia Meloni però accorre alla sua corte e fa finta che l'Europa non esista. Così fa soltanto il gioco di Trump e ci porta a sbattere. Perchè con la politica del doppio binario, ossia agire in parte come Europa e in parte Stato per Stato, il presidente Usa riuscirà a metterci l'uno contro l'altro". Così l'europarlamentare di Avs Benedetta Scuderi a Tagadà su La7.
"Per quanto riguarda il prezzo dell'energia - ha poi aggiunto Scuderi - la verità è che da parte del governo italiano non c'è la minima visione strategica, Meloni pensa solo a mettere toppe. Intanto però gli extraprofitti delle grandi compagnie energetiche continuano a non essere toccati. Noi Verdi invece pensiamo che la strada, come in Spagna, sia quella di sviluppare le rinnovabili, velocemente e insieme alle comunità locali, con progetti come le comunità energetiche, che sono territoriali e partecipati", ha concluso.
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - "Invece di lavorare, il nostro vicepremier si balocca - dal ministero? - a solidarizzare con i putinisti di Europa. L'imbarazzo che deve provare Meloni. Se questo è un governo. I passeggeri dei treni che non arrivano mai, ringraziano". Lo scrive sui social Filippo Sensi del Pd.
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - Per l’International Women’s Month, la campagna di Hard Rock Cafe che celebra l’8 marzo nei cafe di tutto il mondo Hard Rock Cafe International e la superstar internazionale e attivista umanitaria Shakira annunciano una partnership della durata di un anno che ha l’obiettivo di promuovere l’empowerment femminile attraverso il potere unificante della musica. Hard Rock e Shakira hanno ideato insieme un menù in edizione limitata con i piatti preferiti dalla popstar disponibile per tutto il mese di marzo anche in Italia nei cafe di Firenze, Roma e Venezia, il cocktail, 'Hips Don’t Lie', per esempio, e una collezione di capi di abbigliamento Fearless ispirata all’artista colombiana, acquistabile nei rock shop dei tre cafe italiani. Inoltre, nel mese di marzo tutti i cafe del mondo ospiteranno oltre mille performance al femminile, compresi gli Hard Rock di Firenze, Roma e Venezia che proporranno un calendario di musica live con artiste e band emergenti locali.
"Sono entusiasta di collaborare con Hard Rock, un’organizzazione con una storia incredibile di sostegno alle donne attraverso la forza della musica, per dare potere alle mie sorelle in occasione della Giornata Internazionale della Donna e non solo - dichiara Shakira - Insieme possiamo usare le nostre voci per abbattere le barriere e rendere il mondo uno spazio più inclusivo dove ogni donna si senta sicura nel poter essere sé stessa". A supporto della causa Hard Rock Cafe raccoglierà, inoltre, fondi attraverso la sua fondazione benefica, Hard Rock Heals Foundation, per tutto il mese della campagna.
"Dai concerti al party di lancio del suo album Las Mujeres Ya No Lloran, fino all’adesione al nostro programma di fidelizzazione Unity by Hard Rock, i valori comuni di Hard Rock e Shakira nell’onorare le donne attraverso la musica ci hanno uniti nel corso della sua carriera pionieristica - spiega Elena Alvarez, senior vice president of Marketing and Brand Partnerships di Seminole Gaming e Hard Rock International - Quest’anno, invitiamo le donne a far sentire la propria voce, a condividere le loro storie e a sostenersi a vicenda".
Il menù in edizione limitata ideato da Hard Rock in collaborazione con Shakira prevede il cocktail fruttato 'Hips Don’t Lie' a base di tequila silver con liquore ai fiori di sambuco, fragole e cetrioli, una 'Chicken Fattoush Salad', insalata mista con verdure fattoush e petto di pollo grigliato, crostini di pane e una miscela unica di 'dressing Caesar' e vinaigrette al vino rosso, che rende omaggio alle origini libanesi di Shakira accanto all'Hamburguesa Colombiana, uno smash burger con formaggio americano, lattuga tritata, pomodoro, legendary sauce e patatine kettle-cooked e per chiudere in dolcezza il 'Dulce De Leche Hot Fudge Brownie', un ricco brownie al cioccolato guarnito con salsa di caramello.
Per la serata dell’8 marzo, poi, Hard Rock Cafe Firenze propone una cena con il menù speciale di Shakira e l’accompagnamento musicale degli 80Voglia cover band degli anni ’80, nata nel 2005 con le voci di Ilaria Pacini e di Roberto Rospigliosi, alle tastiere Christian Fanti, al basso Luca Ferreri, alla chitarra Francesco Ciampalini e alla batteria Nicola Immer. Nella serata del 14 marzo l’accompagnamento musicale sarà invece a cura dei Gaga Tribute Ball un tributo ai più grandi successi di Lady Gaga, con la voce di Francesca Di Cresce, similissima nelle sembianze e nell’aspetto vocale alla cantautrice statunitense.
L’ Hard Rock Cafe di Roma propone per la serata dell’8 marzo la performance live di 'Women in Rock Band - Voci di donna', un viaggio tra le voci femminili più iconiche della musica, dalle leggende degli anni '60 ad oggi. Il 13 marzo DJ Val Stefani porta il suo sound disco, soulful e house in un set imperdibile, dopo cinque anni di esperienza nei migliori locali di Roma. DJ Ale Cross & Crica il 20 marzo propongono un mix esplosivo di Rap, Trap, R’n’b e Soul per far scatenare il pubblico, mentre il 27 marzo la DJ romana Masha porta un set dinamico di disco, house e funk, con la sua vibrante energia.
L’Hard Rock Cafe di Venezia apre il mese dedicato alla donna il 13 marzo con Dani de Zan che con la sua chitarra ripercorre la meravigliosa musica folk, soul country e blues americana degli anni '60 e '70. Il 20 marzo Giulia Tonini, cantante e chitarrista riarrangia in chiave acustica i più grandi successi pop internazionali dagli anni '80 ad oggi. Il 27 marzo, invece, gli Stillwater duo composto da Teti Cortese (voce) e Leonardo Bosello (chitarra), propongono un repertorio dalle molteplici sfumature, composto da cover e inediti, dalle tinte Soul, Blues, Rock & Pop.
La t-shirt ufficiale, la felpa e la pin per il Mese Internazionale della Donna di Hard Rock sono disponibili per l'acquisto nei Rock Shop di Firenze, Roma e Venezia e online su shop.hardrock.com. Una parte del ricavato delle iniziative proposte da Hard Rock insieme a Shakira verrà donato alla Pies Descalzos Foundation, l'organizzazione no-profit di Shakira che supporta l'educazione e lo sviluppo sociale delle ragazze nelle comunità più vulnerabili della Colombia. Inoltre, la Hard Rock Heals Foundation è orgogliosa di donare 250mila dollari alla Pies Descalzos Foundation, oltre ai contributi dei clienti a questo programma.
"Siamo grati a Hard Rock per la sua generosa donazione, che sosterrà la nostra missione di garantire l'accesso all'educazione per le giovani ragazze della Colombia, offrendo loro un futuro più luminoso", dichiara Patricia Sierra, direttore esecutivo della Pies Descalzos Foundation.
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - "Dopo settimane di latitanza Giorgia Meloni ricompare in uno dei suoi video dal palazzo per dirci che avevamo ragione: da tempo denunciavamo che il caro bollette per famiglie e imprese è ormai insostenibile e per due anni non hanno combinato nulla". Così la segretaria del Pd, Elly Schlein.
"Bene che ora il Governo abbia raccolto parte delle nostre proposte sullo stop delle aste per i vulnerabili e sul potenziamento dell’acquirente unico pubblico (che noi vogliamo strutturale e non temporaneo), così come sull’estensione del bonus sociale. Questi bonus però -sottolinea- sono ancora di emergenza e quindi insufficienti. Mancano misure veramente strutturali per ridurre le bollette di famiglie e imprese, scollegando il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas, come hanno fatto con successo Spagna e Portogallo".
"Quello che manca a Giorgia Meloni è il coraggio di intervenire sul modo assurdo in cui si forma il prezzo dell’energia in Italia, che ingrassa solo gli extraprofitti delle grandi società energetiche. Quegli extraprofitti vanno redistribuiti all’origine evitando che si formino, affrontando il problema alla radice, altrimenti -rimarca Schlein- dopo questi aiuti per tre mesi pagati coi soldi di tutti i contribuenti, saremo punto e a capo. Su questo continueremo ad martellare".
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - "Ho visto l’appello di Michele Serra a fare una manifestazione tutti insieme, senza bandiere, ecco penso: anche questo è un regalo del nuovo presidente degli Stati Uniti". Così Paolo Gentiloni intervenendo ad Akadémeia, la scuola di politiche europee per il governo del territorio voluta da Dario Nardella, in corso oggi a Firenze.