Dopo il blocco del traffico in entrambe le direzioni, l'autostrada è stata totalmente riaperta. Il fumo aveva invaso la carreggiata dell'autostrada rendendo difficoltosa la circolazione. I carabinieri hanno un secondo uomo, ritenuto responsabile per il rogo di lunedì nella pineta tra Ostia e Roma. Fiamme anche a Grosseto, San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli, in Calabria e nelle Tremiti
È stato riaperto il tratto autostradale dell’A1 tra Settebagni e il Grande Raccordo Anulare, chiuso in precedenza a causa del fumo dell’incendio divampato nel primo pomeriggio ai margini della diramazione Roma Nord . Il fumo si era spinto fino alla statale rendendo difficoltosa la circolazione e invadendo la carreggiata, costringendo Autostrade alla chiusura al traffico, in entrambe le direzioni, fino al Grande Raccordo Anulare. Sul luogo dell’incendio – avvenuto all’altezza del chilometro 22 – sono intervenute la pattuglie della Polizia Stradale e dei Vigili del fuoco, oltre al personale della Direzione di Tronco di Fiano Romano.
Continuano intanto gli arresti per l’incendio che ha mandato in fumo più di 100 ettari della pineta di Castel Fusano. Dopo che due giorni fa un idraulico 22enne originario di Busto Arsizio è stato fermato dai carabinieri con alcuni fazzoletti di carta e due accendini, oggi un’altra persona è stata arresta dalle forze dell’ordine.
Si tratta di un romano di 63 anni, con qualche precedente penale per furto e rapina, sorpreso mentre appiccava un incendio ad alcune sterpaglie nella pineta tramite un innesco artigianale. L’uomo, notato dai carabinieri durante un controllo, si aggirava in bicicletta con fare sospetto nella pineta prima di nascondersi nella boscaglia da dove è partito il fuoco subito dopo. Gli uomini dell’Arma lo hanno raggiunto e bloccato e ora stanno verificando se si è reso responsabile di altri episodi incendiari.
Solo oggi sono stati 1.060 gli interventi delle squadre dei Vigili del fuoco sul territorio nazionale per gli incendi boschivi e di vegetazione. Il numero maggiore di roghi si è verificato in Campania dove i Vigili del fuoco hanno effettuato 220 interventi. Seguono il Lazio con 190 interventi, la Toscana con 150, la Puglia con 130 e la Calabria con 110.
In Campania coinvolte in particolar modo le province di Napoli e Salerno. Non risulta ancora del tutto estinto l’incendio che interessa il territorio di San Giuseppe Vesuviano, nonostante le operazioni aeree di martedì. Al momento, si apprende dal Comune, sono attivi tre focolai nei pressi del vallone Cerri al confine con Ottaviano ad una altitudine di circa 400 metri. Dalle prime ore del giorno, il coordinatore del Centro Operativo Comunale e il sindaco, Vincenzo Catapano, sono in contatto con il Centro operativo regionale e hanno richiesto supporto di mezzi aerei e squadre a terra. Nel napoletano, risultano interessati dai roghi i comuni di Somma, Sant’Anastasia, la riserva naturale Cratere degli Astroni, il quartiere di Posillipo e il comune di Pollena Trocchia; nella provincia di Salerno, i comuni di Amalfi, Sarno, Castel San Giorgio e Fisciano.
Altri due incendi, invece, sono stati appiccati in contemporanea a Marina di Grosseto, località colpita diverse volte dai roghi nelle ultime settimane. I vigili del fuoco stanno lavorando nella pineta sulla strada delle Collacchie per spegnere il fuoco e sono stati costretti a chiedere la chiusura della strada che collega Marina al capoluogo, impraticabile per il fumo che invade la carreggiata. Le fiamme sono divampate anche nella zona artigianale della città toscana.
In Calabria è stato spento in mattinata l’incendio che interessava il parco cittadino della Biodiversità Mediterranea; roghi in provincia di Cosenza su Praia a mare e sul Parco del Pollino, ad Albidona, a Lago e a Mormanno dove hanno operato anche 4 velivoli.
Infine, sulle Tremiti, proseguono le operazioni di spegnimento sull’isola di San Domino dove hanno operato i vigili del fuoco di Foggia in collaborazione ad unità e mezzi extra regionali provenienti da Campobasso, Pesaro e Ancona.