A Milano, per la presentazione del suo libro, il segretario del Pd ha tessuto le lodi del ministro degli Affari regionali che si è dimesso indebolendo il governo Gentiloni e che aveva innescato con le sue minacce di dimissioni il rinvio della legge sullo ius soli. Il leader dem ha parlato anche del caso Consip: "Mio padre, operato al cuore, mi ha scritto: 'sarei pronto a fare una pazzia'"
Matteo Renzi tesse le Lodi del ministro di Alleanza Popolare Enrico Costa che si è dimesso indebolendo l’esecutivo Gentiloni e gli alleati di governo rispondono per le rime. “Il ministro Costa è una persona seria – ha detto il segretario del Pd a Milano alla presentazione suo libro Avanti – sono legato a lui da un sentimento di stima. E’ stato coerente ad andarsene nel momento in cui ha detto di voler tornare con Berlusconi. E’ uno di quelli per cui le idee sono più importanti della poltrone. Preferisco uno così che gioca pulito piuttosto che quelli che tengono i piedi in due staffe nell’attesa di capire dove andare nella prossima legislatura”, ha spiegato ancora Renzi dell’ormai ex titolare degli Affari regionali, che aveva innescato con le sue minacce di dimissioni il rinvio della legge sullo ius soli.
Area Popolare non gradisce: “Matteo Renzi bugiardo e ipocrita fino al midollo – attacca Valentina Castaldini, portavoce nazionale – prima ha fatto attaccare Costa dai suoi, vedasi Marcucci, Rosato e molti altri, e adesso gli dà la sua finta stima e la sua solidarietà. E’ per questo che Renzi ha stancato gli italiani, perché è diventato attore del teatrino della politica molto velocemente, troppo velocemente”.
Il leader dem ha parlato anche del caso Consip: “Non credevo di essere intercettato con mio padre – ha detto riferendosi a Tiziano, indagato per traffico di influenze nell’inchiesta sulla centrale unica degli acquisti – perché il reato per cui è indagato non lo prevede. C’è ancora da capire perché ci intercettavano. Ma poi c’è la dimensione umana. Mio padre, che oggi è stato operato al cuore, mi ha scritto: sarei pronto a fare una pazzia”. Dopo Consip, ha proseguito, “quando andavo a dire le preghiere con i miei figli la sera, mia figlia non voleva più pregare per ‘quelli che ce l’hanno col nonno’…”.