Dopo due anni di lavoro e trattative con l’associazione per i diritti dei ciechi Blindsight Project, Gardaland apre (quasi tutte) le sue attrazioni a chi ha disabilità visive e si muove con un cane-guida o con un accompagnatore. “E’ stato un lungo lavoro”, spiega a Ilfattoquotidiano.it Simona Zanella, vicepresidente dell’associazione promotrice del progetto Easy Rider, “e grazie anche alla nostra insistenza, abbiamo ottenuto nuove regole di accesso. Finalmente ci sentiamo meno discriminati”. D’ora in poi, il parco divertimenti in provincia di Verona offre guide ai disabili visivi, percorsi personalizzati, ristoranti accessibili e la possibilità di noleggiare sedie a rotelle. Si tratta di un intervento a lungo richiesto dagli utenti negli anni. “E’ una grande conquista”, continua Zanella, “essere riusciti a convincere una delle realtà più importanti nel settore del divertimento in Italia ad ascoltare le nostre esigenze. E’ un esempio di eccellenza, dove praticamente il 90 per cento dell’area è accessibile anche ai ciechi”. Tra le novità c’è la possibilità di prenotare una guida specializzata per passare una giornata nel parco: “Si tratta di un servizio molto atteso”, aggiunge Massimiliano Bellini di Blindsight Project, “che accresce notevolmente la qualità dell’accessibilità di Gardaland”.
Grazie alla collaborazione della Cooperativa sociale Yeah – che dal 2015 ha lavorato insieme ai responsabili di Gardaland e all’associazione per ciechi – sarà possibile provare con il cane-guida diverse attrazioni come Transgardaland Express, Flying Island, Albero di Prezzemolo, Time Voyager, Monorotaia e Funny Express. “E’ un bel traguardo italiano per il rispetto della Convenzione Onu per le persone con disabilità, anche se va detto chiaramente che ci sono tanti diritti a non essere garantiti in Italia”, dice Zanella di Blindsight Project. Su alcune giostre resta vietato per sicurezza l’ingresso, soprattutto su quelle più pericolose, ma l’elenco delle accessibili a tutti è stato notevolmente ampliato. “Abbiamo testato alcune di queste insieme al direttore di Gardaland, Danilo Santi, e ci siamo resi conto che sono numerose quelle su cui possiamo salire”. Così dopo aver analizzato i diversi gradi di accessibilità, la direzione ha approvato la creazione di guide specifiche, suddivise in base alla tipologia di disabilità degli utenti: sensoriali, cognitive e motorie. Inoltre sono stati messi a disposizione dei disabili ambulatori di primo soccorso.
Blindsight Project fu invitata nel 2016 dalla direzione del parco giochi a partecipare ad un tavolo di lavoro insieme ad altre organizzazioni di disabili fisici e intellettivi. “Avevamo constatato – afferma Zanella – il divieto d’accesso ai cani-guida e alle persone disabili visive, in numerose zone del parco. Avevamo chiesto anche l’accesso libero e gratuito, come da legge dello Stato italiano n.37/74, al cane guida che accompagna un visitatore disabile visivo. Quindi finalmente, d’ora in poi, le attrazioni accessibili agli ospiti con disabilità visiva sono aumentate. Sono molto felice – aggiunge Zanella – perché il parco si è aperto anche a noi e non ci sentiamo più discriminati”. Per chi ha problemi di vista tutte le giostre sono adesso accessibili tranne la Sequoia Adventure. “Finalmente adulti e ragazzi ciechi possono fare le mitologiche Montagne russe, Raptor, Blue Tornado e il Buco Nero di Oblivion, oltre a tutte le altre attrazioni permesse a chi ha disabilità visiva”.
Per ragioni di sicurezza, come ad esempio l’eventuale necessità di utilizzare le uscite di emergenza e lasciare le attrazioni nel più breve tempo possibile, Gardaland obbliga “tutti i visitatori con mobilità ridotta, ipovedenti e non vedenti, e con disabilità cognitiva, ad essere sempre accompagnati da una persona adulta e maggiorenne”. Così le persone con disabilità che non possono autonomamente usufruire delle attrazioni, entrano gratuitamente. In questi casi, l’accompagnatore accede pagando un biglietto ridotto.