Molotov contro un centro di accoglienza migranti a Modena. Due bottiglie incendiarie sono state lanciate la sera del 19 luglio verso la sede dell’associazione di volontariato ‘Porta Aperta’, che ospita diversi migranti. Solo una delle due bottiglie di benzina ha preso fuoco, per cui non si è innescato nessun incendio e non si sono avuti danni a persone o cose. I vigili del fuoco e la polizia sono subito intervenute sul posto. Al momento restano sconosciuti gli autori del gesto. Gli inquirenti stanno analizzando i filmati delle telecamere e non escludendo alcuna pista: da quella xenofoba relativa proprio alla presenza dei migranti nella struttura, al movente ‘vendicativo‘ a causa di una lite con qualcuno degli ospiti.
Ieri sera attentato incendiario alla nostra sede. Per fortuna nessun danno. Continueremo senza timore il nostro servizio di accoglienza.
— Porta Aperta (@ApaPortaAperta) 20 luglio 2017
Certo è che ‘Porta Aperta’ non è nuova a questo tipo di attacchi. L’associazione promossa dalla Caritas diocesana negli ultimi anni è stata oggetto di diverse provocazioni a sfondo razzista che però finora si erano concretizzate solo con l’esposizione di cartelli contro l’attività di accoglienza dei migranti. “Qualunque sia la motivazione di questo gesto esecrabile – hanno affermato i responsabili del centro – non potrà sicuramente fermare il nostro servizio di accoglienza nei confronti dei poveri, dei migranti, degli ultimi”. Sull’episodio è intervenuto il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli: “Un gesto gravissimo, da condannare con decisione. Spero che le indagini assicurino al più presto alla giustizia gli esecutori e i mandanti. Piena solidarietà a Porta Aperta che svolge un ruolo così importante all’interno della comunità modenese”.