Il gip di Milano Maria Vicidomini, che ieri aveva scarcerato Saidou Mamoud Diallo, il 31enne migrante della Guinea che tre giorni fa ha ferito un poliziotto con un coltello mentre veniva arrestato, ha revocato la misura cautelare dell’obbligo di firma, come richiesto dall’Ufficio immigrazione della Questura, per permettere l’espulsione dell’uomo, che è avvenuta questo pomeriggio verso le 18.30. Con la misura cautelare in corso, infatti, non si sarebbe potuto procedere con l’espulsione (il provvedimento di espulsione è del 4 luglio scorso ed è firmato dal Prefetto di Sondrio). Il legale di Diallo (il cui procedimento penale per resistenza, porto abusivo d’arma e minacce andrà avanti comunque a Milano), l’avvocato Nicoletta Collalto, ha spiegato che in pratica Diallo non è mai stato libero dopo la scarcerazione, perché è stato tenuto negli uffici della Questura in attesa dell’espulsione. La Polizia di Stato ha proceduto “in modo coatto” all’esecuzione del rimpatrio di Mamadou Diallo, che è stato accompagnato fino in Guinea. Imbarcato alle 18.25 a Malpensa con volo diretto alla capitale della Guinea, è stato scortato da tre agenti.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione