“Caso Boneschi? Mi dispiace che sia morto, ma era un caso eclatante, perché, al di là delle ragioni per cui si era dimesso, ha preso il vitalizio dopo un solo giorno in Parlamento. E’, insomma, il caso limite più di tutti gli altri. Quindi, era giusto citarlo“. Così il deputato M5S, Luigi Di Maio, si pronuncia a Bersaglio Mobile (La7) sulla polemica innescata dalla menzione di Luca Boneschi, morto lo scorso anno, tra gli ex parlamentari che percepiscono il vitalizio. “Non conosco la questione di Boneschi con la famiglia” – continua – “ma in generale sappiamo che il vitalizio si tramanda con la reversibilità alla moglie e ai figli. Addirittura in Sicilia va oltre, è quasi un privilegio medievale”. Alle accuse dell’ex parlamentare radicale Ilona Staller, alias Cicciolina, replica: “Ha detto che prendo 10mila euro al mese. E’ un’accusa che torna sempre e io ogni volta ripeto che siamo l’unica forza politica che dimezza i propri stipendi. E infatti in 4 anni e mezzo abbiamo messo da parte 21 milioni di euro. Abbiamo una classe politica che in coro dice di voler eliminare i vitalizi, ma, quando la metti alla prova, ti ritrovi governi come quelli di Renzi, di Letta, di Gentiloni che si ritirano perché non hanno la libertà di farlo. Noi non abbiamo mai avuto l’accesso ai vitalizi e non facciamo parte di quella schiera di parlamentari. Nei prossimi 6 mesi l’ultima nostra battaglia sarà quella di far saltare i vitalizi, perché non sono solo una spesa, ma anche una ingiustizia sociale”. Il vicepresidente della Camera si esprime anche su Laura Boldrini: “Le critiche contro di lei? Alcune, quando ci vogliono, ci vogliono. Quando dice, come ieri, che i vitalizi sono un diritto acquisito, sta provocando il popolo italiano, a cui hanno tolto il diritto di andare in pensione con la legge Fornero. E’ una cosa fuori dalla realtà. Io non ho nulla di personale contro la presidente Boldrini, né contro il presidente Grasso. Rispetto le cariche istituzionali, però ricordo che la presidente Boldrini ha violato il regolamento con la famosa ghigliottina con cui furono trasferiti in una notte 7 miliardi di euro alle banche“
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