“Siamo appena stati informati che il governo degli Stati Uniti non permetterà più ai cittadini americani di recarsi nella Corea del Nord. Si prevede che il divieto entrerà in vigore entro 30 giorni dal 27 luglio. Dopo il periodo di tolleranza di 30 giorni, qualsiasi cittadino statunitense che viaggia in Corea del Nord avrà il passaporto invalidato dal proprio governo”. A diramare la nota sono la Koryo Tours, tour operator con base a Pechino che organizza viaggi a Pyongyang e dintorni, e l’agenzia Young Pioneers Tour. Proprio quella che ha portato lo studente americano Otto Warmbier in Corea del Nord.
Una storia tragica la sua, iniziata con un viaggio nella capitale nordcoreana nel corso del quale aveva rubato uno striscione di propaganda all’interno di un albergo. Da lì l’arresto e poi il processo, che si è concluso con una condanna a 15 anni. In carcere le sue condizioni sono peggiorata drasticamente e dopo 17 mesi è stato rimpatriato per motivi umanitari. Rilasciato in coma, è morto dopo meno di una settimana dal suo rientro negli Stati Uniti.
Un caso che ha scosso l’opinione pubblica americana, alimentato dai sospetti di tortura sul ragazzo della Virginia. e che, secondo l’agenzia di viaggio, ha determinato il divieto per i cittadini Usa di viaggiare in Corea del Nord. Washington, però, al momento non ha confermato la notizia. Dal canto suo Rowan Beard, della Young Pioneer Tours, ha detto alla Bbc che l’agenzia è stata informata dall’ambasciata svedese, che cura gli affari degli Stati Uniti in Corea del Nord e sta cercando di controllare il numero di turisti americani rimasti nel paese. Al momento rimangono tre cittadini statunitensi in custodia in Corea del Nord: Kim Dong-chul, cittadino statunitense di 62 anni nato in Corea del Sud, condannato nel 2016 per spionaggio a 10 anni di lavoro forzato; Kim Sang-duk, professore arrestato ad aprile 2017, per ragioni ancora ignote; Kim Hak-song, arrestato a maggio 2017 per “atti ostili” contro lo Stato.