Secondo un'informativa della Guardia di Finanza, a fronte di una "propaganda mediatica" che evidenziava il "titolo quasi gratuito" del soggiorno balneare per i bambini, da parte della Fondazione Mantovani, in realtà una cooperativa riconducibile all'ex vice-presidente della Regione Lombardia avrebbe incassato una retta giornaliera di 10 euro per ogni partecipante e un contributo di 15mila euro da Ferrovie Nord. Toccherà stabilire al pm Giovanni Polizzi se e come procedere
Spuntano altre “ipotesi delittuose” a carico di Mario Mantovani, il politico berlusconiano a processo per corruzione, concussione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Tra queste un contributo di Ferrovie Nord Milano per l’organizzazione di una vacanza a favore dei bambini terremotati della provincia di Mantova, soggiorno balneare spacciato come “regalo” da parte di Fondazione Mantovani e in realtà finanziato con soldi pubblici, erogati nelle casse di una cooperativa riconducibile all’ex vicepresidente e assessore alla Sanità della Lombardia.
Il nome di Mantovani – arrestato il 13 ottobre 2015, mandato ai domiciliari dopo 40 giorni e infine imputato a piede libero – finisce di nuovo in un’informativa della Guardia di finanza di Milano, che ha passato sotto la lente d’ingrandimento tutto il materiale sequestrato proprio la mattina dell’arresto ad Arconate, nel Milanese, dove il politico fu sindaco per 13 anni e dove hanno sede sia Fondazione Mantovani sia altre società e cooperative da lui controllate.
Negli uffici dell’ex vicegovernatore lombardo le Fiamme Gialle si imbattono in materiale cartaceo e digitale, che fa emergere “quattro vicende che potrebbero avere rilevanza penale”. E che come tali vengono riferite al pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Giovanni Polizzi, il quale deciderà come e se procedere. Tra le questioni ‘incriminate’, tutte nella piccola Arconate, ci sono una grossa lottizzazione, un contributo del ministero del Lavoro a una cooperativa riferibile a Mantovani e una bizzarra faccenda di uno screening sanitario gratuito, disposto dall’Asl Milano 1 per gli studenti arconatesi in piena campagna elettorale nel maggio 2014.
E poi ci sono i bambini terremotati della provincia di Mantova nel maggio 2012. Viene rivenuto, si legge nell’informativa, “un carteggio concernente l’erogazione del contributo di 15.000 euro a Cooperativa Serenitas da parte di Ferrovie Nord Milano (società pubblica controllata da Regione Lombardia, nda)”. Il motivo? Sostegno all’iniziativa ‘Un mare di solidarietà’. Nome altisonante, propagandato alla stampa come un aiuto ai terremotati della provincia di Mantova, ovvero una vacanza per 150 bambini a Igea Marina, in provincia di Rimini, in una colonia sul mare. Con un’importante specificazione: “Senza costi per le famiglie e i loro comuni”. Le carte, però, sembrano raccontare un’altra storia. Una documentazione che, secondo la Guardia di finanza, “consente di rilevare una nuova ipotesi delittuosa”.
In estrema sintesi, una nota di Ferrovie Nord Milano, datata 26 luglio 2013 e firmata dall’allora presidente Norberto Achille, conferma l’erogazione di 15.000 euro a Serenitas dopo esplicita richiesta di Fondazione Mantovani. Serenitas, a sua volta dichiara di aver ricevuto il denaro. Scrivono i finanzieri: “Si rappresenta che in merito a tale circostanza, pur a fronte di una propaganda mediatica tendente a evidenziare una disponibilità per tale campagna di solidarietà a titolo quasi gratuito, da parte della Fondazione Mantovani, da fonti aperte si è appreso che in realtà la retta giornaliera per ogni bambino aderente all’iniziativa, incassata da Serenitas, è stata di 10 euro, che si sono andati ad aggiungere all’erogazione di Ferrovie Nord”.
Eppure Fondazione Mantovani aveva scritto ai sindaci dei comuni colpiti dal terremoto una lettera inequivocabile, lasciando intendere che la vacanza per 150 bambini sarebbe stata un dono di una onlus con un cuore tanto grande da fare beneficenza: “Egregio signor sindaco, vorremmo proporle un progetto di vacanza per bambini e ragazzi, senza oneri per le famiglie e per il suo comune”. In realtà, non c’è stato nessun regalo: la cooperativa riconducibile a Mantovani ha infatti incamerato 15.000 euro dai cittadini lombardi per il tramite da Ferrovie Nord e 10 euro al giorno per ognuno dei 150 bambini presenti nella colonia durante l’intera durata del soggiorno. Tutto legittimo? Lo decideranno i giudici.