L’accoglienza dei migranti può diventare “economia sociale”. È il caso di Acquaformosa, borgo antico di circa mille abitanti all’interno del Parco Naturale del Pollino, in provincia di Cosenza. “Grazie al progetto Sprar e ai fondi stanziati dal ministero dell’Interno in questi anni abbiamo dato una casa a un centinaio di migranti e ai minori stranieri non accompagnati”, spiega il vicesindaco Giovanni Manoccio (Pd), delegato all’immigrazione per la Presidenza della Regione Calabria. E se il leader del Partito democratico Matteo Renzi dichiara la necessità di “aiutarli a casa loro”, Manoccio, già critico con le parole del suo segretario che a suo giudizio “insegue la destra xenofoba”, rilancia: “Grazie alla loro presenza e alla ricchezza prodotta da questa economia solidale, Acquaformosa è passata dal 380° al 210° posto nelle classifiche del Censis sulla ricchezza prodotta. Lo diciamo a chi parla di invasione”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione