L’assessore provinciale all’Ambiente, Michele Dallapiccola ha convocato un tavolo in Provincia. La richiesta è che il governo approvi la norma di attuazione depositata da un anno per poter rimuovere i soggetti perisolosi
Era nel bosco con il suo cane quando un orso lo ha attaccato. È successo il 22 luglio nel tardo pomeriggio in Trentino, nella zona dei laghi di Lamar. I vigili del fuoco hanno soccorso l’uomo, un trentino di Cadine, che è stato trasportato con un elicottero al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara di Trento e medicato. Le sue condizioni non risultano gravi. Ferito da un morso a un braccio, l’uomo si è salvato gettandosi in un canalone approfittando della distrazione che il cane ha causato all’orso. Ha riportato diverse contusioni agli arti inferiori e superiori in conseguenza della caduta, ma sta bene. L’amministrazione locale ha comunque ritenuto necessario convocare un vertice sulla sicurezza.
L’assessore provinciale trentino all’Ambiente, Michele Dallapiccola, ha fatto visita all’uomo in ospedale e ha sottolineato quanto sia “urgente che il Governo si faccia carico dell’approvazione della norma di attuazione da depositata dalla Provincia da più di un anno, unica strada che può consentirci di rimuovere gli esemplari pericolosi“.
“Le nostre squadre forestali – ha spiegato – stanno intensificando il monitoraggio della zona teatro dell’incidente. Lo scopo immediato è mettere in sicurezza tutta l’area e raccogliere campioni biologici che ci permettano di identificare il soggetto al fine di decidere sui provvedimenti da adottare”. È stato proprio l’assessore a convocare il vertice in Provincia con il Servizio foreste e fauna per concordare i passi successivi. Nel frattempo il presidente Rossi ha informato il ministro all’ambiente, Gian Luca Galletti, dell’accaduto, “anche se la Provincia ha le idee chiare sul da farsi: l’approvazione della norma di attuazione – ha ribadito l’assessore – con la possibilità di rimuovere i soggetti pericolosi dal nostro territorio”.
In mattinata è stato fatto il punto sull’intensificazione delle misure sul territorio e di prevenzione del rischio nell’area interessata: da stamani è attiva una squadra di emergenza composta di quattro persone e di due cani, e sono stati posizionati agenti, alle dipendenze del Comando di Vezzano, nei quattro punti di accesso principali alla zona con il compito di informare le persone che eventualmente dovessero transitarvi. È una delle decisioni prese nel vertice. È in arrivo anche “un’ordinanza contingibile e urgente del presidente Ugo Rossi – fa sapere l’amministrazione provinciale – che consentirà la rimozione dell’esemplare. Questo è al momento – e fino all’approvazione da parte del Governo della norma di attuazione depositata dalla Provincia – il principale strumento di intervento a disposizione dell’amministrazione provinciale”. Nella serata del 22 luglio, intanto, sono stati raccolti campioni di pelo, che dovrebbero portare all’identificazione dell’animale. L’area è ad alta densità di orsi, anche femmine, alcune con cuccioli.