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Italiana uccisa in Kenya, marito: “Mi sento in colpa, volli comprare io la villa”

Intervistato dal sito Africa-ExPress.info, Luigi Scassellati ricorda i momenti successivi alla rapina: "Lei era a terra in bagno - ha raccontato l'uomo dal letto dell'ospedale di Mombasa dove è ricoverato - piena di sangue e non si muoveva. La chiamavo, ma non rispondeva"

“Lei non ce l’ha fatta e mi sento in colpa perché sono stato io ad insistere affinché acquistassimo questa villetta in Kenya”. Parla dal letto del Mombasa Hospital, Luigi Scassellati. Sua moglie, Maria Laura Satta, è stata uccisa nel corso di una violenta rapina nella loro villa di Kikambala, sulla costa nord del Paese. Lui si è salvato, ma non riesce a parlare bene perché con una bastonata gli assalitori gli hanno fatto saltare le protesi dentarie. “Lei era a terra in bagno – ricorda l’uomo, intervistato dal sito Africa-ExPress.info – piena di sangue e non si muoveva. La chiamavo, ma non rispondeva”. La polizia ha fermato il giardiniere della coppia, sospettato di aver avuto un ruolo nell’organizzazione della rapina. Martedì a Mombasa arriveranno i figli delle vittime, Roberto e Stefano.

(Foto Africa ExPress.info)