L’Osservatorio Nazionale Amianto avverte: il termine per il deposito della domanda è di 60 giorni e scadrà il 16 settembre. Potrà accedere alla pensione di inabilità chi ha almeno 5 anni di anzianità contributiva e 3 anni di contributi negli ultimi cinque anni antecedenti la data di deposito della richiesta
Ci sono voluti sette mesi. Finalmente lunedì 24 luglio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale che renderà possibile il pensionamento immediato dei lavoratori ammalati perché esposti all’amianto. A renderlo noto l’Osservatorio Nazionale Amianto che avverte: il termine per il deposito della domanda è di 60 giorni e scadrà il 16 settembre 2017. I lavoratori che hanno contratto malattie asbesto – amianto correlate potranno accedere alla pensione di inabilità, anche se non si trovino nell’assoluta e permanente possibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa, a condizione, si legge, che “abbiano almeno 5 anni di anzianità contributiva, e 3 anni di contributi negli ultimi cinque anni antecedenti la data di deposito della domanda di pensione”.
“È una disposizione legislativa fondamentale che permette l’immediato pensionamento dei lavoratori esposti e vittime dell’amianto anche per coloro che, pur con le maggiorazioni contributive di cui all’art. 13 co. 7 della L. 257/92, non hanno ancora raggiunto l’età anagrafica e l’anzianità contributiva, che sono state via via innalzate, e che si prevede lo vengano ulteriormente per effetto del meccanismo stabilito dalla Legge Fornero”, spiega l’Osservatorio.
Il beneficio è riconosciuto a domanda, nel limite di 20 milioni di euro per l’anno 2017 e di 30 milioni annui per il 2018, con una particolare procedura di monitoraggio e una finestra annuale per la presentazione delle domande, così come già previsto per l’Ape sociale.