Il commissario provinciale dei dem, Ernesto Carbone, ha consegnato la tessera numero uno del partito al primo cittadino di Enna, Maurizio Dipietro. Si tratta di un ex esponente dei Ds, espulso dal partito dopo una serie di battaglie interne contro lo stesso ex senatore, sconfitto alle amministrative del 2015
Fosse una città qualunque con una storia qualunque sarebbe una normale iscrizione al Partito Democratico. Quando si parla di politica e di tessere, però, non bisogna mai dimenticare che Enna è la città di Mirello Crisafulli, l’ex senatore impresentabile cancellato dalle liste dei dem alle politiche del 2013 e da allora leader di una continua battaglia intestina contro la corrente di Matteo Renzi.
Ed è per questo che l’ultima adesione al Pd nella città siciliana è destinata a fare rumore. Anzi per la verità si tratterebbe della prima adesione ai dem visto che il commissario provinciale del Pd, Ernesto Carbone ha consegnato la tessera numero uno del partito al sindaco di Enna, Maurizio Dipietro. Si tratta di un ex esponente dei Ds, espulso dal partito dopo una serie di battaglie interne contro lo stesso Crisafulli, eletto nel 2015 primo cittadino con il sostegno di una serie di liste civiche, anche di estrazione di centrodestra. Chi era il candidato sconfitto a sorpresa da Dipietro al ballottaggio del 2015? Ma ovviamente lo stesso Crisafulli, che con quella batosta ha iniziato a vedere scricchiolare il suo potere nella zona.
D’altra parte quella campagna elettorale era stata infiammata dalla guerra a bassa intensità tutta interna ai dem, che non avevano concesso il simbolo di partito al loro esponente più noto in provincia. Per l’occasione, dunque, aveva creato una lista quasi identica al Pd nel nome e nel simbolo: Enna democratica. Un vero e proprio escamotage che alla fine non aveva portato i risultati sperati all’ex senatore battuto al ballottaggio dal “carneade” Dipietro. Che adesso si toglie la soddisfazione di mettersi in tasca la tessera numero uno del Pd, il partito dell’odiato rivale. “Il sindaco di Enna Maurizio Di Pietro, giunto al governo della città con una lista civica è un nuovo tesserato del Partito Democratico”, annuncia Carbone, il deputato calabrese inviato da Renzi a commissariare il Pd locale ormai due anni fa.
“L’arrivo di Dipietro nel Pd? Per me significa solo una cosa: il Pd torna ad avere rappresentanza ad Enna”, dice invece sornione Angelo Argento, componente dell’assemblea nazionale del Pd e nemico storico di Crisafulli. Che adesso potrebbe anche far ricorso contro l’iscrizione di Dipietro al Pd. Nel marzo scorso, infatti, lo stesso Carbone aveva chiesto di prorogare la chiusura del tesseramento segnalando “l’eccezionalità delle situazione politica ennese” e “la necessità di ristabilire un clima politico adeguato al sereno svolgimento del congresso”. Con il risultato che di fatto, da allora, il tesseramento nella città al centro della Sicilia è congelato. È per questo che Crisafulli potrebbe contestare la concessione della tessera numero 1 al suo nemico su input dei renziani. E dire che appena pochi mesi fa, Mirello aveva provato a ricucire i rapporti con la corrente dell’ex presidente del consiglio. Lo aveva fatto alla vigilia del referendum costituzionale, convertendosi in sostenitore della riforma e trasformandosi addirittura in uomo sandwich per il Sì. L’esito del 4 dicembre scorso, però, è noto. E adesso Mirello potrebbe addirittura passare con Mdp del suo “amico” Massimo D’Alema. D’altra parte è pur sempre l’uomo che a Enna sosteneva di vincere “col proporzionale, col maggioritario e pure col sorteggio”. Parole che sembrano legate ad un’epoca fa.