Dopo l'annuncio del ministro dell'ambiente francese di inizio luglio, arrivano ora le anticipazioni stampa dal Regno Unito riguardanti il futuro divieto di vendita per vetture con motori endotermici tradizionali. Il provvedimento farebbe parte di un più ampio piano per la salvaguardia della qualità dell'aria, dal costo stimato di 3 miliardi di sterline
Dopo la Francia, il cui ministro dell’ambiente Nicholas Hulot ha dichiarato a inizio luglio di voler mettere al bando le auto a benzina e quelle diesel entro il 2040, ora tocca alla Gran Bretagna. Che, assicura la stampa inglese, ha in animo di varare il medesimo provvedimento. Anche se in realtà le danze le aveva aperte un anno fa la Norvegia, che dovrebbe approvare il divieto addirittura nel 2025.
Secondo il piano che il Governo ha stilato per il contenimento delle emissioni e la salvaguardia della qualità dell’aria, anche i sudditi di Sua Maestà dovranno dunque rinunciare alla tradizionale propulsione endotermica a partire dal 2040. Proprio come i francesi. In questo caso, nondimeno, se fossero confermate le indiscrezioni il divieto riguarderebbe anche le auto ibride, cioè quelle col doppio motore: termico ed elettrico.
Avete letto bene, anche le ibride. Ciò significa che verrebbe consentita la vendita delle sole auto elettriche, che attualmente valgono solo l’1% dei veicoli venduti nel Regno Unito. Ma è pur vero che il 2040 è ancora lontano. Comunque sia, la notizia arriva dopo che alcuni costruttori che operano su suolo inglese hanno già annunciato l’avvio della produzione di modelli a batteria: a metà del prossimo anno Jaguar lancerà la I-Pace, prima elettrica della sua storia, mentre Bmw ha annunciato che la Mini a elettroni verrà assemblata nello nello stabilimento di Cowley, vicino Oxford. Chi invece produce già auto del genere è la Nissan, che a Sunderland sforna la Leaf.
Il provvedimento anticipato dalla stampa inglese, tuttavia, non è l’unico che verrà preso. Esso si inquadra come detto in un più ampio piano del Governo che coprende interventi su mezzi di trasporto pubblico, taxi, piste ciclabili e pedonali. Un pacchetto dal costo stimato di tre miliardi di sterline.