Cronaca

Parma, suicida in carcere l’uomo accusato del duplice omicidio nel club a luci rosse

Samuele Turco era detenuto dal 4 gennaio scorso con l'accusa di aver ucciso - assieme al figlio - la ex compagna e una transessuale. Si è impiccato alla grata della sua cella dopo aver scritto un biglietto d'addio: "Voglio raggiungere la mia amata"

Si è impiccato con un lenzuolo alla grata della sua cella nel carcere di Parma, Samuele Turco, detenuto per il duplice omicidio dell’ex compagna e di una transessuale. L’ultimo messaggio lo ha affidato a un biglietto scritto poco prima e trovato dalla polizia penitenziaria: “Voglio raggiungere la mia amata”.

L’uomo, 42 anni, era stato fermato lo scorso 4 gennaio all’interno dell’ospedale Maggiore del capoluogo emiliano dove si era fatto ricoverare. Insieme a lui, era stato sottoposto a fermo anche il figlio Alessio con l’accusa di aver ucciso Gabriela Altamirano, ex compagna di Turco, e la transessuale Luca Manici, conosciuta come ‘Kelly’.

Manici e Altamirano vennero assassinati all’interno di un club a luci rosse di Parma il 27 dicembre e i loro cadaveri vennero ritrovati all’interno del locale alle porte della città emiliana. Per il primo furono fatali alcune coltellate, la seconda invece, dopo essere stata a sua volta accoltellata, venne strangolata. Secondo gli investigatori, il movente che avrebbe scatenato la furia dei Turco andrebbe ricercato nella fine della relazione amorosa e allo stesso tempo ad aspetti economici, poiché Altamirano veniva fatta prostituire.