Cos’hanno in comune miliardi di persone sparse per la terra con i nostri progenitori? Che cosa ci rende umani? Parte da molto lontano il nuovo progetto televisivo del giornalista e documentarista Luca Rosini che con Human Files, dal 31 luglio 2017, e per quattro lunedì di fila su Rai2 in seconda serata, proverà a raccontare attraverso documentari provenienti da ogni angolo del pianeta cosa accomuna l’essere umano. Ogni puntata diversi documentari racconteranno persone che, seguendo l’istinto dei nostri antenati, vogliono superare i propri limiti, esplorare nuovi territori e cambiare la loro vita. Sportivi, artisti, professionisti o semplici cittadini: dal signore cinese di Shenzen che costruisce grattacieli a 200 metri d’altezza e intanto scrive poesie, al tassista di Teheran che regala cioccolatini; dai ragazzi berlinesi che allevano pesci e ne utilizzano gli escrementi per coltivare ortaggi alle donne guerriere di Rio de Janeiro; dall’uomo bionico di Londra fino al vecchio costruttore di ponti di Cuzco in Perù. Sforzi dediti perlopiù a tentare di migliorare la vita dei propri simili: come il gruppo di giovani ingegneri di Bogotà, città con un tasso d’inquinamento oltre ogni limite, che ha progettato una macchina elettrica a bassissimo impatto ambientale da usare con il car sharing. Oppure la storia di un gruppo di attivisti che a Hong Kong lotta per salvare l’ultima area verde, naturale e selvaggia della città, in mezzo ai grattacieli.
Human Files è frutto della collaborazione tra Rai2, Rai Cultura e Copeam (Conferenza permanente dell’audiovisivo Mediterraneo), che insieme hanno creato un coproduzione con 35 televisioni pubbliche di tutto il mondo. Un nuovo punto di vista plurale e una forma di servizio pubblico globale, che propone un nuovo modello produttivo, una risposta internazionale e cosmopolita alle sfide del mercato televisivo e audiovisivo di oggi. Rosini stesso, 40 anni, ex inviato di Annozero e Piazzapulita, nonché vincitore del premio Ilaria Alpi, mostrerà due suoi documentari: “In viaggio con Gaetano”, dedicato al navigatore oceanico Gaetano Mura, velista che naviga in solitaria per gli oceani, tentando il giro del mondo senza assistenza su una barca/laboratorio per la realizzazione di pratiche eco-sostenibili; e “In un solo respiro” dedicato a Davide Carrera, campione mondiale di apnea che sfida i suoi limiti in una simbiosi unica con il mondo naturale.