Il provvedimento all'esame di Montecitorio dopo il via libera del Senato. Il voto finale è atteso per le 12 del 28 luglio. Polemiche le opposizioni, dalla Lega Nord al Movimento 5 stelle: "Forzati i tempi"
La Camera vota nella notte la fiducia al decreto legge Lorenzin che istituisce l’obbligatorietà dei vaccini per l’iscrizione a scuola. Le dichiarazioni di voto sono iniziate alle 21.30 e la prima chiama è prevista per le 23.30. Il provvedimento, che scade il 6 agosto, è stato approvato dal Senato la scorsa settimana. In base a quanto stabilito dalla conferenza dei capigruppo, la votazione finale si terrà il 28 luglio alle 12.
Il decreto Lorenzin nei mesi scorsi ha fatto molto discutere. Dopo numerose polemiche e in seguito a un emendamento degli stessi senatori Pd, il numero delle vaccinazioni obbligatorie è passato da 12 a 10. Palazzo Madama ha inoltre cambiato numerosi passaggi, dalla riduzione delle sanzioni per i genitori che non vaccinano i figli fino alla possibilità di prenotare gli esami in farmacia. A contestare le modalità di intervento del governo sono le opposizioni, dai 5 stelle alla Lega Nord che sostengono siano stati forzati i tempi e che il risultato non sia soddisfacente.
La vicepresidente dem della Camera Marina Sereni in giornata ha dichiarato che voterà convintamente sì: “Apprezzo”, ha dichiarato, “la posizione inequivoca del governo sull’argomento, ma bisogna lavorare immediatamente per fermare quella marea di sfiducia verso qualsiasi tipo di autorità – a cominciare dalla scienza – che fa diventare notizie palesemente false verità assoluta”. Voteranno contro naturalmente i 5 stelle: “La forzatura della fiducia è la ‘degna’ conclusione di una lunga prova muscolare del ministro Lorenzin e del governo che, sui vaccini, hanno scelto di obbligare la popolazione, trattandola come una massa e non come un insieme di persone. Questo decreto ha spaccato il Paese e il governo, pur consapevole del fatto che il provvedimento era migliorabile, ha bloccato la discussione alla Camera in nome di equilibri politici da preservare”.
Per la Lega, la fiducia è uno “schiaffo del governo alle famiglie”, mentre il gruppo ‘Democrazia Solidale Centro Democratico’ dice sì alla fiducia ma esprime “riserve” sul metodo. Il senatore di Gal Bartolomeo Pepe annuncia invece l’invio di “una denuncia al procuratore di Manhattan, rispetto ai possibili casi di aggiotaggio in conseguenza della seduta notturna straordinaria della Camera per l’approvazione della legge”.