"Intollerabile lasciare a secco la Capitale", scrive la sindaca nella nota con cui chiede l'intervento dell'esecutivo. "La Regione Lazio gioca una guerra sporca", accusa la deputata M5S Laura Castelli. Le opposizioni attaccano: "La sindaca è una Re Mida al contrario", commenta su Facebook Roberto Giachetti
Virginia Raggi chiede aiuto al governo. “E’ intollerabile che Roma venga privata dell’acqua – si legge in una nota diramata dalla sindaca di Roma – E’ un danno enorme per i cittadini, per le attività economiche e commerciali. Un danno di immagine per l’Italia. Sono preoccupata soprattutto per la fornitura di acqua ad ospedali e per l’approvvigionamento ai Vigili del Fuoco che in un periodo come questo risulta di fondamentale importanza. Il governo intervenga con gli strumenti che ha a disposizione. E’ necessaria la dichiarazione dello Stato di emergenza come avvenuto lo scorso giugno per le province di Parma e Piacenza: un provvedimento che ha consentito di superare la crisi e che è stato richiesto con forza dal territorio. Si deve intervenire ora”, conclude. Sono in corso “i tempestivi adempimenti istruttori, previsti dalla legge, da parte della Protezione civile, in esito ai quali, nei prossimi giorni, potranno essere compiute le valutazioni del Governo”, la risposta del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
“Stiamo cercando con il governo una possibile soluzione per porre rimedio a un problema drammatico, grave, non creato da noi ma che noi abbiamo denunciato”, ha detto in mattinata il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Sottolineo che è un problema che altri hanno creato, di cui hanno responsabilità gravi. Avremo tempo per parlarne”, ha proseguito il governatore riferendosi alla sua decisione di vietare all’Acea i prelievi dal lago di Bracciano.
“Sull’acqua a Roma si sta giocando una guerra sporca – attacca la deputata del Movimento 5 Stelle Laura Castelli – Regione Lazio e governo, ovvero il Pd, stanno attaccando la giunta Raggi portando all’esasperazione i cittadini Romani. Dov’era Zingaretti negli ultimi anni, mentre la crisi idrica aumentava in tutta la Regione, e non solo a Roma, fino alla situazione attuale? Questa vicenda è totalmente strumentale e andremo a stanare le responsabilità di gente senza scrupoli”.
Le opposizioni attaccano. “Incapacità Raggi e sua giunta affondano capitale. È emergenza continua e rischi enormi per turismo disastro M5s. #Raggiri“, scrive su Twitter Lorenza Bonaccorsi, parlamentare del Partito Democratico. La sindaca M5s è una Re Mida al contrario”; ironizza Roberto Giachetti, suo avversario alle ultime elezioni per il Pd: “Roma, lo sappiamo, non è stata costruita in un giorno. Ma un anno di Raggi sembra davvero sufficiente a darle un colpo di grazia. Sono ormai tredici mesi, infatti, che Virginia Raggi è in Campidoglio, senza un’idea, senza una direzione, inanellando un disastro dopo l’altro”.
Nella capitale la situazione idrica è molto difficile. Ieri il Tribunale delle Acque aveva respinto il ricorso presentato dall’Acea, l’azienda dell’acqua ed elettricità romana, contro l’ordinanza della Regione Lazio che vieta i prelievi dal lago di Bracciano a partire da venerdì. Sempre giovedì la procura di Civitavecchia ha aperto un’inchiesta sulla sulla crisi idrica del lago. I militari del Nucleo operativo ecologico sono stati dunque inviati negli uffici di Acea Ato 2 in piazzale Ostiense a Roma per sequestrare documenti e notificare al presidente Paolo Saccani un avviso di garanzia per inquinamento ambientale.
La crisi dell’acqua a Roma conquista la prima pagina del New York Times. “Siccità nella Città Eterna” titola il quotidiano. “Per millenni l’acqua è stata il simbolo del dominio di Roma sulla natura, della sua abilità ingegneristica”, ora invece l’acqua è indicativa dell’ennesimo nuovo problema. La crisi dell’acqua “è diventata un altro segnale del clima estremo, ma anche uno dell’impotenza politica, dell’inettitudine manageriale e del complessivo declino” mette in evidenza il New York Times, precisando che il sindaco Virginia Raggi si è impegnata a prevenire un razionamento, consapevole che “privare i romani dell’acqua potrebbe potenzialmente affondarla”.