Il presidente della Commissione Mobilità posta su Facebook lo scambio di battute con il direttore generale dimissionario: "Non ho nulla da nascondere"
Un post su Facebook con tanto di screenshot del messaggio incriminato per rispedire al mittente l’accusa di aver provato a raccomandare alcuni amici. È quanto pubblicato dal presidente della Commissione Mobilità di Roma, Enrico Stefàno, che ha voluto rispondere così all’ex dg di Atac Bruno Rota. Quest’ultimo, dopo le accuse rivoltegli proprio da Stefàno, in settimana aveva parlato del tentativo del consigliere comunale di creare una corsia preferenziale per una società di bigliettazione a suo dire amica all’interno dell’azienda che si occupa dei trasporti pubblici capitolini. Un’accusa che ha provocato veleni e reazioni, con il segretario del Pd Matteo Renzi a sottolineare come i grillini “volevano fare la rivoluzione e hanno fatto come gli altri, raccomandando gli amici degli amici”.
Per Stefàno, però, le cose sono andate molto diversamente. “La trasparenza è uno dei valori a cui tengo di più – ha scritto l’esponente grillino – Non nascondo che in questi giorni mi sono sentito profondamente ferito per tutto ciò che è stato detto. Alle pesanti illazioni ho già risposto per le vie legali presentando una querela. Ora vorrei fosse fatta ancor più chiarezza – ha continuato – Questo è il messaggio che ho inviato all’ex dg di Atac Bruno Rota. Lo voglio pubblicare qui su Facebook perché non ho nulla da nascondere. Nessun scheletro nell’armadio. E non credo ci sia molto da aggiungere, valutate voi. Certo – ha concluso – è che non si tratta assolutamente di una raccomandazione o di una richiesta per favorire qualcuno. Vorrebbero farci sembrare uguali ai partiti, noi facciamo tutto in trasparenza: chi ci accusa vada a denunciare invece di perdersi in chiacchiere sui giornali“.