L’età media del primo rapporto sessuale è 17 anni, ricerca del Censis 2017 Giovanissimi millennial e sessualità. Ancora oggi la sessualità femminile è divulgata più dal punto di vista ginecologico, con la vagina considerata l’organo sessuale più importante, ma l’orgasmo vaginale non esiste e l’eiaculazione precoce non è una malattia, nelle donne l’orgasmo è sempre scatenato dagli organi erettili femminili per questo “prima volta” e primo rapporto vaginale sono due cose diverse.

Dal punto di vista sessuologico il rapporto sessuale è completo, in tutti gli esseri umani, quando si fa l’amore, quando l’orgasmo c’è sempre in entrambi i partner, con o senza il rapporto vaginale, questo significa che l’imene intatto non deve più identificarsi con la verginità sessuale. Inoltre tutti devono sapere che il primo rapporto vaginale non provoca sempre una perdita di sangue perché l’imene può essere assente dalla nascita o di piccole dimensioni, quindi il lenzuolo con le macchie di sangue alla fine del rapporto non deve essere più la prova della verginità della donna. Essere vergini significa non aver fatto ancora l’amore con il partner, quindi anche con i nuovi partner c’è sempre la “prima volta”.

Il primo rapporto preoccupa molto sia le ragazze che i ragazzi, causando molte ansie, nelle donne anche per la paura del dolore (vedi il vaginismo che può impedire la penetrazione del pene, e per questo sono importanti gli esercizi perineali di Kegel), ma tutto questo è dovuto al fatto che i sessuologi non fanno una corretta educazione sessuale: il primo rapporto vaginale deve essere sempre bello e con orgasmi, nelle donne anche multipli, e senza dolore, ma i ragazzi devono essere preparati, devono sapere cosa fare, e deve essere insegnato nelle scuole, oltre come prevenire le gravidanze indesiderate e le malattie sessuali.

I ragazzi devono iniziare a fare l’amore con l’orgasmo reciproco senza la penetrazione, e intanto distendere gradualmente l’imene (quando c’è) con le dita, contemporaneamente alla stimolazione della clitoride. Dopo alcune volte si può fare la penetrazione, si comincia sempre con carezze e baci in tutto il corpo, con orgasmi, poi se la ragazza è davvero eccitata, c’è lubrificazione vaginale e lei lo vuole, si può inserire il pene, ma in quale posizione? È sottinteso, come spiegano anche tutti i sessuologi, con la donna “sotto”, ma come tutti sanno questa è la posizione peggiore per la donna, anche al primo rapporto vaginale, perché il ragazzo “entra” e si muove fino all’eiaculazione, e la ragazza non può fare e decidere niente soprattutto se sente dolore, infatti sono pochissime le donne che ricordano con piacere la loro “prima volta” (si potrebbe anche parlare di “stupro consenziente”?).

È sottinteso anche che deve “fare tutto” l’uomo, invece se riflettiamo è possibile capire che con la donna sopra è “tutto” più semplice (anche la prima volta con un nuovo partner): per il ragazzo, se anche lui è alla “prima volta”, elimina le ansie, perché sembra facile, ma i ragazzi non sanno niente su come farlo, anche per la ragazza elimina tutte le ansie e le paure del dolore perché è lei a inserire il pene in vagina, quindi a decidere la profondità e i movimenti, e se sentirà dolore potrà subito fermarsi (mentre il ragazzo se è sopra non si ferma), anche fare uscire il pene e poi, dopo altri baci e carezze di lui in tutto il corpo, riprovare con calma a reintrodurlo in vagina, e se non c’è dolore, continuare i movimenti, inoltre con lei sopra si può stimolare facilmente anche la clitoride con le dita. Per approfondire vedi nel mio sito e l’educazione a fare l’amore.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Il sesso all’aperto conosce una nuova primavera. Ma l’effetto è “penoso” e pecoreccio

next
Articolo Successivo

Giornata mondiale dell’orgasmo, la personalissima strada per il piacere

next