Sam Shepard è morto. Hollywood e il mondo letterario statunitense dicono addio al 73enne attore, scrittore e regista che per trent’anni è stato il compagno di Jessica Lange. Apparso decine di volte in ruoli da malinconico duro o uomo della frontiera, Shepard esordì al cinema praticamente con I giorni del cielo di Terrence Malick (1978) per poi figurare in quell’eterna ed elastica categoria del co-protagonista in parecchi titoli rimasti memorabili anche nel mercato italiano. Lo ricordiamo nel ruolo del marito di Dolly Parton in Fiori d’acciaio (1989), nel Rapporto Pelican (1993), La neve cade sui cedri (1999), Black Hawk Down (2001) di Ridley Scott.
Anche se sono due i momenti chiave della carriera cinematografica di Shepard: il biennio 1982/83 quando sul set di Frances conosce la Lange e ne diventa il compagno fisso fino alla separazione nel 2009; e subito dopo quando viene nominato nella cinquina dei migliori attori non protagonisti per Uomini Veri di Philip Kaufman dove interpreta Chuck Yaeger, il primo pilota a superare il muro del suono nel 1947. In tarda età diventa protagonista assoluto di un western sui generis come Blackthorn (2011); viene ingaggiato più volte da uno dei più grandi registi contemporanei – Andrew Dominik – per il quale interpreta sia The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford con Brad Pitt che Killing them softly; scrive la sceneggiatura per il crepuscolare film americano di Wim Wenders, Don’t come knocking (2005), con cui aveva già collaborato allo script per il cult Paris Texas nel 1984.
Rapporto non inusuale quello con la parole scritta per Shepard perché negli Stati Uniti ha pubblicato in 50 anni di carriera letteraria oltre 40 romanzi, vincendo nel 1979 il Pulitzer Prize for drama con Buried Child. Ulteriore curioso merito quello di aver scritto la sceneggiatura di Zabriskie Point per Antonioni (1970) assieme a Tonino Guerra, Franco Rossetti e Claire People. E sempre in piena controcultura anni settanta la cosceneggiatura del magmatico e folle Renaldo e Clara, film di Bob Dylan datato 1978. Shepard è morto nella sua casa del Kentucky attorniato dall’affetto dei sui cari dopo una lunga lotta contro la SLA.