“Non vi lasceremo mai soli”. Questa la promessa che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rivolto alle popolazioni terremotate subito dopo il sisma che il 24 agosto dello scorso anno ha colpito gran parte del Centro Italia, provocando la morte di circa 300 persone. A quasi un anno dal devastante terremoto, il Capo di Stato è tornato in visita nei luoghi colpiti per incontrare la popolazione, verificare di persona lo stato della ricostruzione e rinnovare quell’impegno preso 12 mesi fa: “Sono stati fatti passi avanti incoraggianti, ma naturalmente non cancellano per niente quello che occorre, quello che manca e le lacune che ci sono. Ci sono tanti altri passi da fare con velocità“.

Prima tappa Arquata del Tronto dove il presidente, accompagnato dal sindaco Petrucci e dal commissario straordinario alla ricostruzione Errani, ha visitato le aree Sae in cui sono state sistemate le casette di legno. Ai cittadini che gli esprimono sconforto e amarezza, il Capo di Stato ha espresso parole di incoraggiamento e di rassicurazione, promettendo che “la ricostruzione non si fermerà, lo Stato farà per intero la sua parte, e tutte le istituzioni devono collaborare per raggiungere un risultato maggiore”.

Dopo una sosta a Pescara del Tronto, Mattarella ha poi raggiunto Accumoli, il comune reatino epicentro del sisma della scorsa estate. Deposta una corona in piazza San Francesco, il presidente della Repubblica si è poi spostato nella zona rossa.”Il lavoro e la scuola sono i fondamenti della società”, ha ribadito Mattarella prima di raggiungere l’ultima tappa della visita, Amatrice, dove è stato accolto dal sindaco Sergio Pirozzi. Mattarella ha deposto un cuscino di fiori al memoriale delle vittime del sisma e subito dopo il Capo dello Stato a raggiunto uno dei villaggi Sae e l’area del gusto, ultima tappa della sua visita nelle zone colpite dal terremoto.

“Vi saremo sempre vicini. Lo Stato non vi abbandonerà, è determinato. Voi resistete, mi raccomando. Faremo ancora tutto il possibile per aiutarvi”, così il Capo di Stato si è rivolto ai cittadini di Amatrice, sottolineando che le macerie delle aree terremotate verranno rimosse “presto”. “Sono state rimosse le macerie pubbliche, perché è più facile e non è necessario il consenso dei privati – ha detto – ora, qui nel Lazio, si è fatto un grande affidamento con importanti fondi per togliere tutte le macerie e quindi in una prospettiva a breve questo si farà”. Si tratta, ha concluso, “di un altro passo, ma poi occorre la ricostruzione che è il vero passo importante”.

 

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