L'attore e regista recluta anche gli sceneggiatori del film Lo chiamavano Jeeg Robot: Ho attuato la mia rivoluzione nel cinema negli anni Ottanta, ma adesso ho bisogno di nuove energie. È fondamentale prestare attenzione ai nuovi talenti. Senza Guaglianone e Menotti non avrei mai scritto certe scene che ritengo possano funzionare molto"
Manca tanto all’uscita prevista per gennaio 2018, ma fanno già notizia i primi ciak dell’ultimo film di Carlo Verdone. “Per la prima volta in un mio film porto in scena la Roma del centro storico” dice l’attore e regista di Benedetta Follia, l’ultimo lavoro che sarà nelle sale distribuito da Filmauro. Coprotagonista è Ilenia Pastorelli (Lo chiamavano Jeeg Robot).
“È il più femminile dei mie film – dice l’artista – Avvertivo il bisogno di duettare con un gruppo di attrici. Infatti avrò un cospicuo numero di interpreti femminili al mio fianco in questo film, alcune delle quali sono alla loro prima esperienza su un set. Lavorare con delle donne mi consente di essere spesso più in difficoltà, e questo mi permette di rendere maggiormente sul set”. Nel suo nuovo film, scritto per la prima volta insieme a Nicola Guaglianone e Menotti, Verdone è Guglielmo Pantalei, uomo di specchiata virtù e immacolata fede cristiana, proprietario di un negozio di articoli religiosi e alta moda per vescovi e cardinali. Ma improvvisamente, la sua Lidia (Lucrezia Lante della Rovere), devota consorte per 25 anni, decide di mollarlo proprio nel giorno del loro anniversario, stravolgendo il suo mondo e tutte le sue certezze. Nel suo negozio arriva un’imprevedibile candidata commessa: Luna (Ilenia Pastorelli), una ragazza di borgata sfacciatissima e travolgente, volenterosa ma altrettanto incapace. Da quel giorno niente sarà più come prima. “Luna è una commessa particolarmente inopportuna”, commenta Verdone, spiegando che “presto il personaggio da me interpretato, Guglielmo, scopre che anche lei è sentimentalmente ferita, e questo fa scattare tra i due un’alleanza che si tramuterà in una grande amicizia. Quello che Guglielmo rappresenta per Luna è una sorta di padre, un uomo che si prenderà cura di lei”.
“È una gran fortuna per me recitare con un maestro quale Verdone”, afferma Pastorelli, ricordando: “Sono una fan dei suoi film. Ricordo ancora quando andai con la mia famiglia, una delle poche volte che questo si è verificato, al cinema a vedere Viaggi di nozze. Io provengo da una famiglia semplice, ho fatto tanti lavori e poi l’esperienza del Grande Fratello, attraverso la quale sono stata poi notata da Guaglianone che ha suggerito a Mainetti di provinarmi per il suo film. Si tratta di due esperienze molto differenti: Gabriele, essendo al suo esordio, aveva molta tensione sulle spalle mentre Carlo, forte della sua lunghissima carriera, è in grado di trasmettere tranquillità e calma”.
In merito al coinvolgimento dello sceneggiatore e dell’attrice di Lo chiamavano Jeeg Robot, diretto da Mainetti, Verdone spiega: “Ho attuato la mia rivoluzione nel cinema negli anni Ottanta, ma adesso ho bisogno di nuove energie. È fondamentale prestare attenzione ai nuovi talenti. Senza Guaglianone e Menotti non avrei mai scritto certe scene che ritengo possano funzionare molto. In merito alla Pastorelli invece volevo una ragazza piena di anima, sincera, vera. Tutte caratteristiche che Ilenia possiede. La follia del titolo è lei a rappresentarla con il suo personaggio mentre l’aggettivo Benedetta è un chiaro riferimento alla mia attività”. Nel cast, al fianco di Verdone e Pastorelli, anche Lucrezia Lante della Rovere, Maria Pia Calzone (un’infermiera) e Paola Minaccioni.