Il numero uno di Maranello, contrariamente a quanto fatto in passato, ha aperto alla possibilità di realizzare uno sport utility. Che tuttavia abbia il dna Ferrari. Potrebbe avere 4 posti, tecnologia ibrida e debuttare nel 2021, ma lo stesso Marchionne spiega che "ad oggi non è stata presa la decisione di costruirlo"
“Il suv Ferrari? Probabilmente lo faremo, ma a modo nostro”. L’apertura di Sergio Marchionne alla possibilità concreta che in futuro arrivi uno sport utility col Cavallino sul cofano c’è stata ieri, in occasione della presentazione della semestrale. Ed è stata in parte una sorpresa, visto che in passato più volte lo stesso numero uno della casa di Maranello aveva fatto capire che una soluzione del genere non è nel dna del marchio.
Ma i tempi e le convinzioni cambiano, anche perché la concorrenza nel lusso si sta dotando di “strumenti” del genere: Porsche ha già cominciato da tempo, poi è arrivata Bentley con la Bentayga, seguita da Lamborghini che metterà in commercio il suo Urus il prossimo anno. E anche Aston Martin e Rolls-Royce stanno pianificando il loro bel luxury suv.
Maranello non può certo permettersi di rimanere fuori dal giro, specie considerando il piano strategico che verrà presentato a inizio 2018, e che prevede sostanzialmente il raddoppio dei profitti entro il 2022: il che significa superare il limite auto-imposto di 10.000 auto prodotte all’anno (nel 2016 sono state 8.000 e alla fine del 2017 saranno circa 8.400, aumentando via via nelle stagioni a venire). Per fare questo, uno sport utility è più che consigliato. Anzi necessario, perché secondo gli analisti porterebbe almeno 2.000 vetture in più all’anno.
“Lo spazio c’è ed è molto invitante. Abbiamo parecchi clienti che desidererebbero guidare un’auto del genere piuttsto che una Ferrari estrema“, ha spiegato Marchionne. Già, ma come dovrebbe essere questo utility vehicle non estremo? L’identikit porta ad un’evoluzione della GTC4Lusso in termini di spazio, con 4 posti e tecnologia ibrida (serve per abbassare le emissioni della gamma, al crescere della produzione), che potrebbe debuttare nel 2021.
Ma è lo stesso Marchionne a frenare l’ottimismo sui tempi: “non abbiamo preso alcuna decisione sul costruirla o no, ad oggi l’auto non esiste“. Almeno finché i suoi ingegneri non l’avranno convinto che un “fuoristrada” con il sangue Ferrari nelle vene sia realizzabile. Ma forse sono sulla buona strada.