Polemica fibrillante a L’Aria che Tira Estate (La7) tra la scrittrice Dacia Maraini e l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno. La prima occasione di scontro è il tweet pubblicato ieri dal leader della Lega , Matteo Salvini, contro Giorgio Napolitano (“Andrebbe processato”), a seguito dell’intervista rilasciata dall’ex capo dello Stato al quotidiano La Repubblica, in cui ha ribadito che fu il governo Berlusconi e non lui ad autorizzare l’intervento in Libia nel 2011. “La cosa gravissima è l’attacco alle istituzioni” – ammonisce la scrittrice – “perché c’è di mezzo la democrazia. E invece bisogna rispettare le istituzioni, se vogliamo andare avanti con la democrazia”. Alemanno insorge: “Proprio come quando Berlusconi era presidente del Consiglio e la sinistra lo rispettava moltissimo“. La polemica si rinnova quando viene toccato il tema dello Ius Soli, a cui Dacia Maraini è favorevole: “Ci sono di mezzo tanti bambini che sono nati qui, che si sentono italiani e sono perfettamente integrati. E hanno il diritto di considerarsi italiani. Il mondo sta cambiando, non possiamo chiudere le porte e credere che, facendo così, si possa risolvere il problema dell’immigrazione di gente che scappa dalla fame, dal terrore, dalla guerra”. “Insomma, dobbiamo arrenderci e rassegnarci alla nostra scomparsa” – commenta Alemanno – “Quindi, dobbiamo popolare i borghi antichi di immigrati e poi verranno nelle nostre periferie per aumentare il numero di disperati. Ma aiutiamoli a casa loro!“. Maraini sorride e replica: “Ma che esagerazione. Le vorrei ricordare che anche i suoi antenati erano emigranti”. “A prezzo di guerre tragiche di persone che ammazzavano decine di migliaia di uomini”, ribatte il segretario del Movimento Nazionale per la Sovranità. “Si ricordi che c’erano insegne di negozi che vietavano l’ingresso ai cani e agli italiani“, continua la scrittrice. Nel dibattito interviene anche l’inviato del Giornale, Stefano Zurlo, che si confronta con Maraini sullo Ius Soli
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