Spari in una cappella dello stato nigeriano dell’Anambra, nel sud est del paese, durante la celebrazione della messa domenicale. La polizia esclude il coinvolgimento di Boko Haram. Al momento dell’attacco erano presenti un centinaio di persone.
Attacco armato in una chiesa cattolica in Nigeria. Una persona ha aperto il fuoco nella chiesa di St. Philips a Ozubulu, nello stato nigeriano dell’Anambra, nel sud est del Paese. Nella cappella era in corso la messa domenicale delle 5.45 del mattino. Secondo la polizia il bilancio è 8 morti di 18 feriti.
Secondo una prima ricostruzione basata sui testimoni, ad attaccare la chiesa è stato un commando di almeno due persone con il volto coperto che hanno sparato prima a un uomo e poi hanno aperto il fuoco contro gli oltre cento fedeli presenti. Ma Garba Umar, responsabile della polizia dello stato di Anambra, ha confermato che la strage è stata compiuta da un solo uomo. Sempre secondo chi era presente i morti sarebbero almeno 12. Inizialmente la stampa nigeriana riportava fino a 50 vittime, poi smentite dalle parole della polizia.
I feriti sono stati portati al Nnamdi Azikiwe University Teaching Hospital di Nnewi. Sui social circolano foto e video con le immagini del pavimento della chiesa insanguinato e diversi corpi senza vita. In un filmato diffuso si vedono almeno otto cadaveri caricati su un furgone. Sul luogo si è recato anche il governatore dello Stato, Willie Obiano che ha invitato tutti alla calma.
Intanto si indaga sulla matrice dell’assalto e sull’identità di chi ha aperto il fuoco. Per la stampa locale, tra cui il Daily Post e il Saharareporters, dietro la strage potrebbe nascondersi il traffico di droga. Stando sempre alle prime ricostruzioni, ancora parziali, l’autore dell’attacco era alla ricerca di un barone della droga. Cercato prima nella sua abitazione e poi rintracciato in chiesa. Una volta nella cappella i colpi sono stati indirizzati prima sull’uomo e poi sulla folla di fedeli in maniera indiscriminata. Il portavoce della polizia, Garba Umar, ha fatto sapere che secondo le prime indagini l’attacco sarebbe stato compiuto da un abitante della zona, a seguito di una disputa con alcuni residenti. Il portavoce ha anche escluso il coinvolgimento del gruppo terroristico jihadista Boko Haram. Al momento nessuna persona è stata fermata.