Lo stiliberista azzurro aveva partecipato con la Nazionale alle Universiadi di Gwangju nel 2015. Il suo corpo è stato trovato da un vigile del fuoco entrato nella sala dove stava facendo pesi. Secondo quanto ricostruito dalla Gazzetta dello Sport, potrebbe essere stato colpito da un infarto
È morto a 24 anni Mattia Dall’Aglio, nuotatore azzurro che aveva partecipato alle Universiadi di Gwangju nel 2015. A trovare il corpo senza vita dello stileliberista domenica pomeriggio è stato un vigile del fuoco, entrato nella palestra di Modena dove l’atleta stava facendo allenamento pesi. Il pompiere ha tentato di rianimare il giovane anche con un defibrillatore, ma non c’è stato nulla da fare. Secondo una prima ipotesi, ricostruita dalla Gazzetta dello Sport, Dall’Aglio avrebbe avuto un infarto e sarebbe caduto sbattendo la testa.
Il nuotatore azzurro, nato a Montecchio, era tesserato per i Vigili del Fuoco di Modena e allenato da Luciano Landi. Con la Nazionale aveva effettuato tutto il percorso nelle giovanili, vincendo tre titoli italiani, prima di conquistare il quarto posto con la staffetta 4×100 stile libero e l’accesso alle semifinale nei 100 stile libero alle Universiadi in Corea del Sud due anni fa. Dall’Aglio nuotava e partecipava sempre ai campionati italiani e si era laureato in Economia a Modena. Aveva un personale di 49″77 nei 100 sl e di 1’01″81 nei 100 rana.
È stata aperta un’inchiesta dal pm Katia Marino. Il corpo è stato trasferito nell’Istituto di medicina legale in attesa dell’autopsia. La Federazione italiana nuoto, in un comunicato, ha espresso “le più sentite condoglianze alla mamma Fabrizia, al papà Gianluca, ai familiari tutti ed amici e a tutti coloro i quali hanno avuto il privilegio di conoscerlo”.