Bagarre infuocata a In Onda Estate (La7) tra la deputata di Forza Italia, Daniela Santanchè, e lo psichiatra Paolo Crepet sulla recente festa di compleanno dell’icona social neo-cinquantenne Gianluca Vacchi. Un servizio sul party, a cui ha partecipato la stessa parlamentare, scatena il dibattito nella trasmissione. A muovere la prima critica al vetriolo è Marina Ripa di Meana, che accusa: “Ma avete visto la faccia di quei laidi degli invitati?”. Santanchè replica stizzita che la polemica è motivata da una invidia sociale collettiva: “Non credo che vogliamo diventare tutti comunisti“. Crepet, in collegamento, rifiuta l’etichetta di “invidia”: “Bisogna essere invidiosi di quella roba là? Non lo so. Cioè, boh. Il mondo è largo e comprende tutti, anche ignorantoni e gente che va in giro in canotta nera. E’ eleganza quella là?”. Poi attacca il social network Instagram, ma non nomina mai Vacchi: “Questa cosa mi fa ridere. Conosco grandissimi e geniali fotografi e ora con Instagram abbiamo 5 miliardi di “fotografi”, che immortalano la caviglia gonfia, la carbonara, le unghie dei piedi. Poveracci, cosa volete fare?” – continua – “Quando uno non c’ha niente da fare e da dire, cosa deve fare? Ma c’è qualcuno che difende questa roba qua? Poi credo che (Vacchi, ndr) balli con delle signorine. Bene. E’ una novità? Non mi pare. E’ un genio? Beh, adesso non bestemmiamo dentro una cattedrale“. Santanchè ribatte: “Mi dispiace che Crepet non sia un uomo del suo tempo se critica Instagram. E mi dispiace che non conosca l’imprenditoria italiana e l’azienda di Vacchi. Mi fanno un po’ vomitare queste sue critiche. Ma vogliamo che tutto vada verso il basso? Siate sereni, prendete la vita con allegria, siate felici che ci sono personaggi come Vacchi e gente che compra le Ferrari e le babbucce di Gucci. E’ il Made in Italy! Chi se ne frega. Basta con questa invidia sociale collettiva e distruttiva. Andate dallo psicanalista. Siete ri-di-co-li“. Lo psichiatra non ci sta: “So che esiste il Made in Italy, non ho bisogno della spiegazione della Santanchè per saperlo. Se lei va in rete, di gente che balla con le signorine ce n’è”. Poi commenta la mise di un invitato del party di Vacchi: “Alla festa del “suddetto dee-jay” (Vacchi, ndr) c’era un signore in pigiama. Forse quel signore ignora che esiste un certo Schnabel, che da 20 anni indossa sempre un pigiama ed è un genio”. Crepet non pronuncia correttamente il cognome del noto regista e pittore, innescando le proteste degli ospiti della trasmissione e della stessa deputata di Forza Italia: “Si chiama Schnabel, Schneider sono le cucine!“. Si scatena il caos: Crepet ripete diverse volte il cognome dell’artista, poi dà dell’imbecille all’invitato in pigiama alla festa di Vacchi. Santanchè insorge: “Ma lei come si permette? Chi è lei per dare a qualcuno dell’imbecille?”. “Ma perché? Quello ha fatto dei film?” – ribatte lo psichiatra – “Lei ha la coda di paglia?”. La polemica surreale continua per diversi minuti e si placa quando Marina Ripa di Meana parla del suo ultimo libro, “Colazione al Grande Hotel”
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